Cercasi X-Factor della fede Sulla tv dei vescovi si canta

Arriva il talent show riservato ai cori: dai gruppi gospel a quelli parrocchiali, dagli alpini a chi prova coi colleghi

Cercasi X-Factor della fede Sulla tv dei vescovi si canta

Il copione è lo stesso: prima le selezioni tramite video­clip di presentazione, poi la gara in tv con prove a sorpre­sa per verificare i talenti canori, infine il gran galà e il vincitore. È l’X-Factor cattolico,che rical­ca il «laico», ma con obiettivi molto diversi. Non la scoperta di un talent,ma l’idea di raccon­tare il volto vero di un’Italia, fat­ta di persone che si incontrano per cantare insieme. È il nuovo talent musicale ideato da Tv2000, la televisione dei vesco­vi italiani, che sarà lanciato a gennaio, due volte la settima­na, il martedì e il giovedì, in pri­ma serata, intitolato «Spazio ar­cobaleno - La Canzone di noi». Aperto a tutti i tipi di cori mu­sicali, dai parrocchiali agli alpi­ni, da quelli aziendali a quelli creati da gruppi di amici che si ritrovano per suonare. Cori ma­schili e femminili, professioni­sti e dilettanti. La fase della selezione è già partita e fioccano le domande da tutta Italia per partecipare al nuovo programma, che sarà condotto da Arianna Ciampoli. Già 700 le domande ricevute: le selezioni stanno già svelando un’Italia insospettabile,un Pae­se di cantanti di gruppo, che de­dicano gran parte del proprio tempo libero a questa passio­ne. Un esempio per tutti: un co­ro di colleghi, dipendenti di una grossa azienda italiana, che si ritrova a fare le prove du­rante la pausa pranzo in sala mensa. «Vogliamo raccontare lo specchio dell’Italia di oggi, da Nord a Sud, Isole comprese­dice Marina Pizzi, direttore arti­stico di Tv2000, ideatrice del nuovo format - . Più che l’Italia dei campanili abbiamo scoper­to un’Italia dei cori. Seguendo la nostra linea editoriale rac­contiamo le piccole storie di grandi uomini che fanno l’Ita­lia vera. Sarà una bellissima scommessa».

A partire dal 28 ottobre,all’in­terno del programma pomeri­diano Nel cuore dei giorni - La canzone di noi , verranno pre­sentati al pubblico i cori selezio­nati. «Il nostro obiettivo non è quello di scoprire il talent- pro­segue la Pizzi - ma di far cono­scere e raccontare le storie di ciascun coro». E da gennaio si fa sul serio: i cori selezionati saranno impe­gnati in diretta, in una vera e propria competizione con tan­to di prove e scrutinio. Ancora in fase di studio la giuria, che sa­rà presieduta dalla giornalista e conduttrice Rai Alda D’Eusa­nio. «Non vogliamo essere un’al-ternativacattolicaall’XFactor-prosegueMarinaPizzi­èunta-lentc­hevuoleraccontareinmo-doveroenonartefattolanostra bellissimaItalia. Cisaràcomun-qu­ecompetizioneevogliadiga-reggiare, ma anche tante sor­prese ». E soprattutto niente liti show come spesso accade a X Factor. «Non avremo in studio liti o scontri, avremo cori che si incontrano e confrontano per­ché i nostri cori nascono dalla voglia di stare insieme».
E se anche il premio finale non sarà,come nell’X-Factor di Simona Ventura, Morgan, Mika e Elio e le storie tese, un contratto discografico da 300.000 euro con la Sony, il coro
che vincerà l’X-Factor cat­tolico potrà beneficiare di un dono concreto, qualco­sa di utile per l’intero gruppo ma non denaro.

«Siamo partiti dall’idea che, in un tempo grezzo come il no­stro,- dice il direttore di Tv2000 Dino Boffo - il fatto che ci siano gruppi che in parrocchia si ritro­vano più volte alla settimana per affinare la loro preparazio­ne e il loro­repertorio sia una for­ma alternativa non solo di occu­pare il tempo libero, ma anche di generare educazione e cultu­ra. Nel nostro mondo abbiamo abilità incredibili ed assoluta­mente dimenticate: vere e pro­prie eccellenze che restano se­polte e sono neglette perché non è di moda ciò che sa di catto­lico.

Bisogna togliere questa coltre di supponenza, di distac­co, di indifferenza, per far capi­re all’opinione pubblica che oc­corre abolire quegli steccati in­giusti ».

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