Cronache

Cerveteri, trovano un rettile sotto il tavolo

Il rettile trovato sotto il tavolo da una famiglia a Cerveteri, in provincia di Roma. L'intervento degli esperti allertati dalla polizia locale

Cerveteri, trovano un rettile sotto il tavolo

Si è "seduto a tavola senza invito", mandando nel panico una famiglia di Cerveteri, in provincia di Roma. Sotto il tavolo, infatti, gli ignari proprietari di casa si sono ritrovati un rettile che, a prima vista, era sembrata una vipera. Allarmati dall'insano ospite, hanno subito allertato la polizia locale che ha chiesto l'intervento delle Guardie Ecozoofile Fareambiente.

Come si vede dal video pubblicato sulla pagina Facebook, gli esperti ecozoofili hanno catturato il serpente con un apposito strumento, poi lo hanno infilato in un sacchetto e liberato nel suo habitat naturale. L'invitato-senza-invito, comunque, non era una vipera. Bensì un rettile della fauna locale, anche detto natrix natrix. "Allertati dalla Polizia Locale per il recupero di ciò che ad un occhio poco esperto poteva sembrare una vipera - scrivono le guardie zoofile nel loro post su Facebook - l’animale in questione si è poi rivelato un innocuo esemplare di Natrix natrix che aveva pensato bene di sedersi a tavola senza nessun invito".

Sulla pericolosità o meno del natrix natrix, le così come tutti i rettili e gli anfibi autoctoni sono tutelati dalla convenzione di Berna e ne è severamente vietata l’uccisionefanno notare che la loro pericolosità è minima. "Poiché non sono velenose - si legge nel post su Facebook - le loro uniche difese sono la produzione di un fluido dall'odore aspro dalle ghiandole anali o la finzione della morte". Inoltre, "predano quasi interamente anfibi, specialmente le rane comuni, per questo motivo si è preferito riporre l’esemplare di fauna locale in un luogo sicuro e isolato rispetto al luogo del ritrovamento".

L'esemplare, giustamente, è stato preservato anche perché "così come tutti i rettili e gli anfibi autoctoni sono tutelati dalla convenzione di Berna e ne è severamente vietata l’uccisione".

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