Cronache

Scoppia caso Cervinia La webcam nasconde gli sciatori assembrati

È polemica per le immagini che circolano sui social dove non si vede più la folla e non è nitida neppure la partenza della seggiovia di Plan Maison, letteralmente cancellata dai pixel

Scoppia caso Cervinia La webcam nasconde gli sciatori assembrati

Nello scorso mese di ottobre a Cervinia, una delle zone sciistiche più famose d’Italia, si era sollevato un polverone con l’apertura della stagione invernale, poi in breve tempo chiusa, per gli assembramenti e le lunghe code create da persone, giunte da ogni parte della Penisola, amanti di questo sport. Adesso, a distanza di poco più di un mese, un nuovo “caso”, investe la valdostana Valtournenche. Una settimana fa, dalle immagini delle webcam panoramiche, che mostrano ogni giorno scorci di Cervinia, sono comparsi nuovamente gli assembramenti, in un periodo in cui la Val d’Aosta era in zona rossa. Centinaia di sciatori, incuranti dei divieti, sono stati immortalati dalle telecamere.

Le immagini hanno fatto il giro dei social network e, di conseguenza, molti curiosi, nei giorni successivi, sono ritornati sui siti panoramici per verificare l’affollamento nelle stazioni sciistiche di Cervinia. Con estrema sorpresa gli internauti hanno notato che la solita veduta era offuscata da pixel grigi, piazzati proprio sullo slargo dove si accalcano le persone. Nelle ore mattutine, quando gli sciatori si riuniscono per cominciare le proprie attività, non si vede più la folla e non è nitida neppure la partenza della seggiovia di Plan Maison, letteralmente cancellata dalla “pixellatura”.

I responsabili della Cervino Spa, la società che gestisce diversi impianti sciistici sembrano cadere dalle nuvole. “Non sappiamo di cosa si sta parlando – dichiarano al quotidiano La Stampa – a noi non risulta alcun assembramento. Se c'era gente alla partenza della seggiovia erano atleti, visto che si allenano da noi, in virtù di quanto prevede il Dpcm del 3 novembre”. Una difesa a spada tratta, ma che non risolve il mistero delle immagini offuscate dai pixel. “Non so cosa dire – continua – verificheremo. Cado dal pero e mi sembra che si voglia scavare nel torbido.

Sono 40 giorni che lavoriamo perché tutto funzioni per il meglio e forse c'è un tentativo di strumentalizzazione”.

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