Cronache

Chi è il parlamentare tunisino che attacca Salvini

Contro il leader leghista ha preso posizione Sami Ben Abdelaali, parlamentare tunisino ex collaboratore di Rosario Crocetta alla Regione Sicilia

Chi è il parlamentare tunisino che attacca Salvini

Il blitz di Matteo Salvini nel quartiere Pilastro, a Bologna, fortino dei pusher, ha fatto infuriare la Tunisia. Il segretario del Carroccio ha incontrato i residenti e con loro ha fatto un giro in zona, citofonando a una famiglia di origine tunisina che avrebbe - a loro dire -responsabilità su alcuni episodi di spaccio. L’assemblea parlamentare tunisina ha deciso ufficialmente di prendere posizione contro l'iniziativa di Salvini, attraverso un suo esponente, Sami Ben Abdelaali, che ha reso pubbliche alcune dichiarazioni molto forti nei confronti del leader della Lega. "Siamo sbalorditi, la Tunisia non merita un trattamento del genere. In Tunisia quest’azione vergognosa di Salvini ha scatenato una grande protesta unita a manifestazioni di solidarietà nei confronti della famiglia tunisina e del minore citati per nome dall’ex (per fortuna) ministro dell’Interno".

Chi è il parlamentare che accusa Salvini

Adbdelaali ha poi aggiunto: "Anche se un parente di questa famiglia ha avuto precedenti penali, questo non giustifica una tale campagna di odio. Chi sbaglia deve pagare, ma non possiamo tollerare il discredito sull’intera comunità tunisina che è sana e lavoratrice". Ma chi è Sami Ben Abdelaali? Come nota Libero, è stato consulente "per le relazioni con i Paesi del Mediterraneo, Africa e Mondo Arabo" dell'allora Governatore della Sicilia Rosario Crocetta che lo ha anche fortemente voluto alla guida dell'Ircac, l'Istituto regionale per il credito alla Cooperazione. Dallo scorso ottobre è approdato al Parlamento tunisino. È stato uno dei tre deputati eletti nelle liste dei tunisini all'estero, piazzandosi al secondo posto, con 606 voti, candidandosi con la lista indipendente "Koulna Tounes" (Siamo tutti tunisini).

Come ricorda l'Ansa, residente da diversi anni a Palermo, sposato con una donna siciliana, titolare di un'agenzia di viaggi, per un breve periodo anche direttore generale della compagnia di autonoleggio "Sicily by car", Sami Ben Adelaali è sempre stato un personaggio al centro di roventi polemiche, in particolare in occasione della sua nomina al vertice dell'Ircac contestata da alcune forze politiche. Della vicenda si era occupata anche l'Anac, l'autorità anticorruzione, che aveva avviato un'indagine per accertare la veridicità del curriculum presentato dal manager tunisino. La nomina del candidato sponsorizzato da Crocetta non era stata poi confermata dalla giunta del governatore Nello Musumeci che ha nominato un commissario avviando la fusione con la Crias, la Cassa regionale per il credito agli artigiani. Curriculum interessante, che ci racconta molto del personaggio intervenuto dalla Tunisia contro Salvini.

La protesta dell'ambasciatore

A dirla tutta, quella del neo-deputato ed ex collaboratore di Crocetta, non è l'unica presa di posizione della Tunisia contro il "blitz" dell'ex Ministro dell'Interno. L'ambasciatore tunisino a Roma, Moez Sinaoui, ha espresso "costernazione per l'imbarazzante condotta di un senatore della Repubblica italiana". E' una "provocazione senza alcun rispetto di un domicilio privato", ha osservato l'ambasciatore citando le sue parole contenute in una lettera inviata alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati. L'ambasciatore ha sottolineato che è "stata illegittimamente diffamata una famiglia tunisina".

"Un atteggiamento razzista e vergognoso che mina i rapporti tra Italia e Tunisia" ha invece sottolineato Osama Sghaier, vicepresidente del Parlamento tunisino che ai microfoni di Radio Capital ha condannato duramente la citofonata del leader leghista alla famiglia tunisina.

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