Cronaca locale

Insulta i vigili di Roma dopo una multa, assolta con formula piena

Dopo sette anni di processo assolta con formula piena una donna romana che, dopo essere stata colta contromano e in Ztl senza permesso, aveva accusato due agenti di rubare lo stipendio

Insulta i vigili di Roma dopo una multa, assolta con formula piena

Chiamare i vigili fannulloni non costituisce reato. Una donna, dopo aver affrontato un processo lungo sette anni per oltraggio, minacce e violenza a pubblico ufficiale è stata assolta con formula piena. È quanto è stato deciso dal giudice monocratico della capitale.

La vicenda fa riferimento a un episodio verificatosi in una mattinata di marzo del 2015. Una dipendente di una banca, a bordo della sua Mercedes, va contromano nella zona a traffico limitato di fronte all’Ara Pacis, tra l’altro senza avere alcun permesso. Tale manovra, però, non passa inosservata agli occhi di due vigili del I Gruppo Trevi, un funzionario e un’ispettrice, presenti sul posto, che senza alcuna esitazione, scrivono il verbale. La donna non resta in silenzio e, per circa dieci minuti, inveisce contro gli agenti definendoli “aggressivi, arroganti, maleducati, fannulloni”.

Il monologo, poi, sarebbe continuato con “rubate lo stipendio, siete sempre al bar in gruppi di cinque a chiacchierare, siete ignoranti, andate a studiare, andate a comprare i libri, siete ignobili, siete la rovina della società, voi non lavorate, rubate i soldi. Vi pago io con i soldi delle tasse. Datemi i vostri nomi che vi denuncio. Quanto ci mettete per fare un verbale! Che ci vuole la Treccani? Io vi pago e voi siete nullafacenti”.

Secondo quanto raccontato dai vigili non sarebbe stata data loro neanche la possibilità di parlare, per provare a calmare i toni del monologo. Per l’avvocato della bancaria, invece, la sua assistita era semplicemente agitata perché andava di fretta e non avrebbe “mai offeso nessuno”.

La controversia, comunque, è stata causa di un processo durato ben sette anni, ma finito nel migliore dei modi per la donna. Dopo aver pagato la multa di 112 euro, senza mai contestarla ed essendosi recata più di una volta in tribunale, è stata assolta con formula piena. Non si conoscono ancora le motivazioni che hanno portato i giudici a emettere tale sentenza. Non si sa, infatti, se si tratta di un reato contestato che non è stato semplicemente inquadrato o se per assenza di testimoni, considerando che i nomi di alcuni facchini presenti nel momento del monologo non sarebbero stati riportati nel verbale, si è arrivati a tale decisione.

Lo si saprà soltanto tra un mese.

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