"Quando ho cercato di allontanarmi mi hanno preso per un braccio e trascinata nel parco", inizia così il racconto della ragazza di Chiari, prima minacciata e poi stuprata da un branco di migranti.
Lo stupro nel parco
I 3 richiedenti asilo sono stati arrestati dopo la violenza sessuale avvenuta nel aver stuprato nel parco comunale delle Rogge di Chiari, in provincia di Brescia. Ma quello che hanno fatto ha lasciato un segno indelebile nella vita della 22enne. Uno sfregio che la ragazza ripercorre sulle pagine del settimanale InChiariWeek. "Mi hanno detto che volevano fare sesso e che erano pronti a darmi 30 euro - ha subito ammesso la giovane, scostando così l'infame accusa sollevata dagli immigrati, che nella loro difesa hanno parlato di rapporto consenziente con tanto di prestazione pagata, il tutto per evitare la galera -. Dalla versione della vittima c'é solo stato un rifiuto.
Il suo no però ha scatenato la violenza carnale del branco: "Quando ho cercato di allontanarmi mi hanno preso per un braccio e trascinata nel parco. Mi dicevano che se non stavo ferma mi avrebbero ammazzata. Mi hanno lasciata intorno a mezzanotte intimandomi di non raccontare nulla. Quando mi sono ripresa ho chiamato il mio fidanzato denunciando tutto".
La giovane infatti ha denunciato e i 3 migranti ora sono in carcere, contro di loro la testimonianza della giovane e un referto medico che parla chiaramante di violenza sessuale.Ora però la 22enne chiede giustizia: "Devono pagare, anche con la castrazione chimica". È questo l'urlo di dolore e di vendetta della vittima.
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