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La Chiesa dei barconi ora riscopre la vita

Finalmente dal mondo cattolico pare si siano svegliati. E abbiano capito che le linee guida del governo sulla Ru486, la pillola abortiva, sembrano una forzatura voluta, tendente ad agevolare l'aborto

La Chiesa dei barconi ora riscopre la vita

Finalmente dal mondo cattolico pare si siano svegliati. E abbiano capito che le linee guida del governo sulla Ru486, la pillola abortiva, sembrano una forzatura voluta, tendente ad agevolare l'aborto, mentre nel nostro ordinamento l'interruzione di gravidanza non è da intendersi come un «diritto» che ognuna possa praticare. Le linee guida vanno contro la Costituzione, mette in guardia il giornale dei vescovi, Avvenire. Magari avrebbe potuto aggiungere che stridono anche con i valori cattolici, ma non vorremmo essere più realisti del re. La critica, che segue altri interventi della Cei e di singoli vescovi, non dovrebbe stupirci: ci mancherebbe che la Chiesa si facesse morbida sull'aborto. Eppure da sinistra hanno storto la bocca, come se fosse un'indebita intrusione. E infatti essa è rilevante per due ragioni di ordine politico.

La prima è che ormai da molto tempo, da quando il cardinale Ruini ha lasciato la guida della Cei, i vescovi guardano decisamente più a sinistra rispetto al passato, verso il Pd per intenderci. Non intendiamo solo le varie uscite contro il «sovranismo» e il «nazionalismo», come dire contro Salvini e Meloni. Ci riferiamo soprattutto all'appoggio totale che la Cei ha fornito, e continua a fornire, alla politiche di apertura delle frontiere e di accoglienza dei migranti. Il tema, importante in sé, è tuttavia diventato quasi l'unica ragion d'essere dei pronunciamenti dei vescovi, tanto che il loro giornale sembra indistinguibile da un foglio di supporto delle agenzie migranti e delle Ong. Forse ora i vescovi, e il mondo cattolico in generale, si stanno accorgendo che la sinistra sarà forse (ed è un «forse» grande come una cattedrale) in linea con le loro politiche dell'immigrazione, ma che su altri temi persegue il programma progressista mondiale, che tende a colpire molti dei valori cattolici e certamente ad allargare sempre di più le maglie dell'aborto.

Avranno compreso, dalle parti della Cei, che la sinistra è un blocco, e che se accetti le sue politiche migratorie devi poi aspettarti anche tutto il resto? C'è poi una seconda questione. Il Pd non era il partito dei laici e dei cattolici? Non era pure l'erede della Dc? Ebbene, soprattutto con Zingaretti, i cattolici del Pd non sembrano possedere più molta voce, come si vede appunto sulla questione della pillola abortiva.

Ma saranno a casa in un Pd sempre più somigliante al vecchio Pds, anzi ancor più «laicista»? Fossimo in loro qualche domanda ce la porremmo.

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