Cronache

"Ci toccava durante le interrogazioni". E il prof finisce in manette

Tre studentesse molestate in una scuola superiore di Teramo: il docente 54enne è accusato di reati di violenza sessuale pluri-aggravata e molestie

"Ci toccava durante le interrogazioni". E il prof finisce in manette

Un vero e proprio incubo quello vissuto da tre studentesse 14enni in un istituto superiore di Teramo, in Abruzzo. Sguardi torbidi, strusciamenti, fino a vere e proprie molestie: le interrogazioni come strumento per allungare le mani. Un professore di Scienze è finito agli arresti domiciliari dopo mesi di indagini: l’accusa è di violenza sessuale pluri-aggravata e molestie.

Martedì mattina i carabinieri della compagnia di Teramo hanno eseguito l’ordinanza emessa dal Gip: le investigazioni, che hanno ricoperto un arco temporale che va dall’ottobre 2021 al febbraio scorso, non lasciano spazio a dubbi. Il docente 54enne avrebbe allungato le mani in diverse occasioni nei confronti di tre ragazze durante l’orario di lezione, davanti al resto della classe.

“Ci guardava sempre sul seno, mai negli occhi”, il drammatico racconto di una studentessa al Messaggero. Dopo qualche mese dal suo arrivo nell’istituto superiore, il professore ha iniziato a molestare le studentesse nel corso di alcune interrogazioni alla lavagna: “Un giorno una mia compagna di classe è andata vicino alla cattedra per l'interrogazione e lui le ha toccato tre volte l'interno delle cosce”.

Ma non è tutto. La giovane ha raccontato di aver assistito ad un’altra scena raccapricciante:“Ad un'altra ragazza che stava alla lavagna ha toccato il seno strusciandosi, ma stava di spalle alla classe e ha fatto attenzione a questo”. La studentessa ha messo in risalto la furbizia del docente nel non farsi “beccare” nemmeno dagli insegnanti di sostegno presenti in aula: “Loro avevano da fare con alunni che richiedono molte attenzioni dice Paola e il professore è stato scaltro: parlava a bassa voce e quando toccava, stava attento a farlo senza farsi vedere”.

Corroborate da prove documentali e testimonianze, le indagini sono state portate avanti dai militari sotto la direzione ed il coordinamento della locale Procura della Repubblica e del pm Aloisi. Le forze dell’ordine hanno interrogato gli altri insegnanti, decine di studenti e il personale amministrativo. Le autorità, inoltre, hanno sequestrato il pc e lo smartphone dell’accusato.

Attesa per l’interrogatorio di garanzia, che verrà fissato nel corso dai prossimi giorni.

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