Aveva viaggiato in treno da Trieste al confine italo francese di Ventimiglia, riuscendo a farla franca per centinaia di chilometri. Giunto all'imbocco dell'autostrada per la Francia, tuttavia, la sua corsa è terminata all'alt di un pattuglia dei carabinieri, che lo ha trovato rannicchiato nel bagagliaio di un'auto, condotta da un suo connazionale arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Lui è un algerino di 28 anni, uno dei tanti che quotidianamente tenta la fortuna, cercando di raggiungere la Francia clandestinamente.
Una "roulette", in cui è la sorte a decidere. Questa volta, però, il "rien ne va plus" si è fermato a pochi chilometri dal confine con Mentone. Una pattuglia che effettua servizi di retrovalico viene subito stata attirata dal conducente di una vettura di targa francese, che alla vista dell'auto di servizio tira dritto verso la rampa dell'Autofiori. Alla guida c'è un altro algerino, incensurato, di 48 anni.
Scatta il controllo e apparentemente sembra essere tutto in regola, ma quando i militari aprono il portabagagli, trovano un giovane rannicchiato e in carenza di ossigeno. Lo interrogano e lui racconta di essere partito da Trieste e di aver contattato il connazionale, a Ventimiglia, sicuro che gli avrebbe consentito di valicare il confine ed entrare in Francia.
Il quarantunenne è stato arrestato e già condannato a 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento di ottomila euro di multa; il ventottenne, invece, è stato denunciato per ingresso e soggiorno illegale nel nostro territorio nazionale.
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