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La fine dell'anno è vicina e il 2015 rischia di presentarsi subito con una stangata ai danni dei soliti automobilisti, sempre che non ci sia un ripensamento. L'esperto Gian Primo Quagliano, nella sua Newsletter mensile, infila subito il dito nella piaga: «Un primo segnale di disponibilità verso il settore il governo potrebbe dimostrarlo trovando il modo di evitare che scatti, dall'1 gennaio, la clausola di salvaguardia che dovrebbe fare aumentare le accise sui carburanti del 2,5-3%». Che beffa. Con il barile di petrolio ai minimi e i prezzi dei carburanti in lenta discesa, ecco che il sogno di poter fare rifornimento a prezzi più ragionevoli rischia di svanire subito. Dai Renzi, dai Padoan, dai tutti: un piccolo sforzo ridarebbe fiducia a un mercato che sembra essere uscito dal coma profondo. Non basta mettere sul piatto 100 milioni per incentivare l'acquisto di auto elettriche, quando sull'autonomia e sui costi c'è ancora tanto da fare.

Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, insieme agli oltre 30 deputati che hanno sottoscritto la sua proposta di abolizione del bollo auto, se stimolati dalla filiera possono fungere da trait d'union con le istituzioni anche sul problema accise. A proposito di bollo, la battaglia di Capezzone continua: se ne ridiscuterà, in commissione Finanze. Prima delle auto elettriche, si punti a rinnovare seriamente questo vecchio parco circolante.

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