Cronache

Violenza sulle ginnaste, commissariata l'accademia di Desio

Il presidente della FGI ha disposto il commissariamento dell'Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio, al centro delle denunce da parte di due ex atlete per abusi psicologici

Violenza sulle ginnaste, commissariata l'accademia di Desio

Il presidente della Federazione Ginnastica d'Italia, Gherardo Tecchi, con delibera d’urgenza, ha disposto il commissariamento dell'Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio, che si trova al centro delle denunce da parte di due ex atlete della nazionale italiana di ginnastica ritmica per abusi psicologici. Secondo quanto reso noto, il commissario designato è il vicepresidente vicario della Federginnastica, Valter Peroni. Inoltre, la FGI ha anche deciso che venga istituito un Duty officer che, settimanalmente, si recherà presso l'accademia di Desio per verificare la situazione. In ultimo, sono stati stanziati 120mila euro per il progetto di salvaguardia degli atleti.

Iniziative e progetti per tutelare i ginnasti

"Nessuno verrà lasciato solo. Nessuno verrà lasciato indietro. Tutti insieme per una trasformazione culturale", si legge nella nota dei consiglieri federali in rappresentanza degli atleti in seno alla Federazione Ginnastica d'Italia, Michela Castoldi e Paolo Principi. I due consiglieri hanno spiegato che “come rappresentanti degli atleti nel Consiglio federale della Fgi, seguiamo con estrema attenzione l'evolversi della vicenda. Noi siamo sempre schierati senza se e senza ma al fianco delle atlete. Ci sentiamo coinvolti in prima persona in questo momento di grande disagio: il loro dolore è anche il nostro dolore". Castoldi e Principi hanno ricordato che si trovano già allo studio importanti iniziative e progetti da parte del Consiglio federale per creare degli strumenti che possano tutelare efficacemente tutti i ginnasti. I consiglieri hanno infine anticipato che verrà iniziato“un progetto di Athlete Empowerment, per guidare, con il nostro presidente e con la federazione, una vera e propria rivoluzione culturale, rivoluzione che non può più attendere". In conclusione è stato fatto un invito a tutte le ginnaste e i ginnasti che devono sapere che, sia nei rappresentanti degli atleti che nel Consiglio federale nel suo insieme e negli organismi di tutela, ci saranno sempre persone pronte ad ascoltarli e a intervenire.

Maltrattamenti a carico d'ignoti

Per il momento è per maltrattamenti a carico di ignoti l'inchiesta della Procura di Brescia nata dall'esposto della madre di due giovani sorelle ginnaste che ha denunciato presunte violenze psicologiche da parte degli allenatori nei confronti di entrambe le figlie. Le due ragazzine, che nel frattempo si sono ritirate, si allenavano in una palestra della provincia di Brescia.

L'indagine coordinata dall'aggiunto Alessio Bernardi e dal Procuratore Francesco Prete, che non è conoscitiva ma ha un titolo di reato, è stata affidata alla Squadra Mobile e fa parte di un quadro più ampio in cui parecchie ragazze o ex Farfalle della Nazionale Italiana, come per esempio Nina Corradini e Anna Basta, hanno denunciato quello che accadeva nel mondo della ginnastica ritmica con presunte umiliazioni, vessazioni e anche pressioni, legate soprattutto al peso.

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