Como, comprava la droga dello stupro: arrestato direttore di una comunità per minori

Grazie a un'indagine dei carabinieri di Roma, che si sono finti dei corrieri della droga, sul suo cellulare sarebbero state trovate anche immagini pedopornografiche. È accusato anche di violenza sessuale

Como, comprava la droga dello stupro: arrestato direttore di una comunità per minori

Prima avrebbe comprato la Gbl, la cosiddetta droga dello stupro in rete, acquistandola in Olanda. Poi, quando i carabinieri di Roma sono riusciti a risalire alla sua identità hanno trovato sul suo cellulare e sul computer anche del materiale pedopornografico. Così, in queste ore, secondo quanto riportato dal Corriere della sera, un 42enne di Como, responsabile di una comunità per minori in difficoltà a Cadorago, nel Comasco, è stato arrestato e denunciato per violenza sessuale su minore.

Un'indagine delicata

In base a quanto riportato, per ora sarebbero anche pochi i dettagli trapelati dall'indagine, particolarmente delicata per il coinvolgimento di minori in difficoltà. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, al momento, non risulterebbero episodi di violenza sessuale sui bambini ospiti della comunità gestità dall'uomo, che nella vita oltre a essere psicologo è direttore del centro educativo "La valle del Lura". Dopo il suo arresto, tutti i minori accolti nella struttura del Comasco sono stati affidati ad altre organizzazioni.

Il sistema ricostruito

Il professionista lombardo è stato arrestato dai militari nell'ambito di un'indagine del nucleo di tutela della Salute della capitale su un traffico in rete di Gbl, l'acido indicato come la sostanza somministrata per stordire ipotetiche vittime, tra Italia e Olanda. In base a quanto appreso dalle prime informazioni, i carabinieri della capitale sarebbero riusciti a ricostruire il giro d'affari fingendosi corrieri e si sarebbero presentati dallo psicologo 42enne come se dovessero consegnare il pacco di sostanza stupefacente che aveva ordinato.

Il sequestro del materiale

Una volta avvicinato il 42enne per la finta consegna, i carabinieri di Roma si sarebbero poi qualificati, avviando altri accertamenti sullo psicologo. A quel punto, i militari avrebbero trovato su telefono, tablet e computer del direttore della struttura per minori immagini pedopornografiche. Il materiale è stato sequestrato e sono stati avviati accertamenti sulle fotografie, con l'intento di verificare eventuali episodi di violenza sessuale.

L'accusa di violenza sessuale

Le accuse, per il direttore della struttura, sono di attività illecita legata al traffico di droga, di detenzione di materiale pedopornografico e di violenza sessuale su minore. L'episodio in questione sarebbe precedente a quanto contestato ora e non risulterebbero violenze sugli ospiti del centro di Cadorago. In queste ore, però, sono in corso tutti gli accertamenti necessari e i minori sono stati trasferiti in altre strutture per ricominciare un percorso.

Le ammissioni

Il 42enne è stato trasportato nel carcere del Bassone, dove è stato interogato dal giudice per la convalida. Per lui è stata confermata la custodia cautelare.

Lo psicologo lombardo avrebbe risposto alle domande e avrebbe anche fatto parziali ammissioni sulle sue responsabilità. Intanto, da Como, gli atti sono stati trasmessi alla procura di Milano. Le indagini dei carabinieri di Roma, per quanto concerne il traffico tra Olanda e Italia, dovrebbero aver coinvolto altri acquirenti

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