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Il condominio? Al Fuorisalone non è solo liti e burocrazia

La settimana del design non vuol dire solo installazioni e opere d'arte durante: si parla anche di come rendere migliore la vita di tutti i giorni. GUARDA LA SEZIONE

Il condominio? Al Fuorisalone non è solo liti e burocrazia

Nella Milano creativa e festosa del Fuori Salone si parla anche di condominio. Sì, di condominio. Niente installazioni di arte moderna o grandi pezzi di design, quindi, ma soluzioni per rendere più “green” e, in qualche modo smart, i palazzi in cui viviamo.

A ElettroCityStore di via Foppa si sono riuniti in una convention avvocati, architetti e i presidenti delle principali associazioni di categoria degli amministratori di condominio. “Il Fuori Salone è un momento vitale della città – spiega Giulia Berruti, direttore editoriale di Casa Benessere e organizzatrice dell'incontro - Può essere penalizzante farlo durante questa settimana. Sì, può essere un argomento fuori contesto. Ma è legato al living e ci sembrava giusto approfittarne”.

La città che si vuole definire smart deve partire dal basso e, quindi, dal condominio. Il tema principale dell'incontro è stato il risparmio energetico. E le liti? E se non ci si trova d'accordo? Il condominio green può essere comunque il primo passo per portare anche in città le buone pratiche di tutela dell'ambiente che spesso si trovano solo in provincia. “Il condominio del futuro esiste già – afferma il giornalista Paolo Corticelli, moderatore della tavola rotonda con i presidenti delle associazioni degli amministratori di condominio - Ci sono già esempi molto virtuosi, come quello di Capannori, che sono solo da seguire. La smart city non è un qualcosa da realizzare, ma un passaggio culturale. Anche a Milano gli amministratori di condominio dovrebbero informare i condomini delle possibilità che le nuove tecnologie offrono. E dovrebbero anche interagire con le amministrazioni pubbliche”.

Green, però, non sono solo le energie alternative. Anche gli umani possono diventarlo con le green application: “È una performance che si basa sul giocare con la propria risata – spiega Gianni Ferraio, giullare zen che ha fatto ballare, ridere e giocare gli amministratori di condominio presenti - non provocata da una gag o da una barzelletta ma spontanea. Una risata che serve a liberare le endorfine: facciamo partire la rivoluzione ecologica da come ci poniamo con il nostro corpo e con gli altri.

La risata liberatoria, non quella di scherno, è verde”.

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