È il triste miracolo dell'Italia. Viene edificata una casa abusiva, sopravvive a un decreto di demolizione, viene condonata, il comune (in questo caso Roma) la acquisisce e, infine, torna agli illegittimi proprietari: la famiglia Markovic, rom di etnia serba.
Una volta riconquistata la casa, però, i Markovic si sono posti il problema dell'arredamento e, così, hanno pensato di abbellirla con oggetti prelevati dalle altrui dimore. Come scrive il Corriere, nella casa dei Markovic, la scorsa estate, i carabinieri hanno rinvenuto "oggetti per milioni di euro di valore, la cui provenienza è in parte già accertata come bottino del furto compiuto ai danni dell’avvocato romano Giovanni Lombardi Stronati e da quelli in altre abitazioni tra Parioli e Flaminio.
Rolex e altri orologi di pregio, borse griffate, abiti Chanel, anelli con pietre preziose".La villa dei Markovic è stata ora confiscata e è entrata nella lista dei beni da riassegnare alle associazioni antimafia. Molto probabilmente verrà affidata a Libera di don Ciotti.
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