Continua il presidio dei Forconi. A Milano scontri con i tifosi dell'Ajax

Terzo giorno di proteste per il movimento dei Forconi. Blocchi stradali, manifestazioni e sit in proseguiranno fino a venerdì in tutta Italia. Domani Alfano riferirà alla Camera

Continua il presidio dei Forconi. A Milano scontri con i tifosi dell'Ajax

Terzo giorno di proteste per il movimento dei Forconi. Blocchi stradali, manifestazioni e sit in proseguiranno fino a venerdì in tutta Italia. Domani alle 11 il ministro dell’Interno Angelino Alfano riferirà alla Camera sulla protesta in corso. È stato deciso nel corso della conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La situazione più "calda" resta a Torino dove c’è stato un secondo arresto per violenza privata aggravata da parte di un manifestante, dopo quello di un camionista avvenuto in mattinata in piazza Derna. Intanto Silvio Berlusconi torna a incalzare l’esecutivo: "Da giorni il nostro Paese è bloccato dall’azione di protesta. Sino ad ora il governo è apparso poco reattivo. Cosa aspetta a convocare queste categorie? Forse che accada qualcosa?".

La piattaforma di adesioni alla protesta si è allargata a macchia d’olio rispetto alle origini del movimento nato in Sicilia nel gennaio 2012 come rivolta di autotrasportatori e agricoltori contro il caro carburante. Oggi ha inglobato studenti, disoccupati, precari, venditori ambulanti e persino ultras delle curve calcistiche. "Finchè questi politici non se ne andranno a casa, sarà lotta ad oltranza - ha spiegato Danilo Calvani, uno dei leader dei contestatori - se sarà votata la fiducia al Governo Letta sarà l’ennesimo colpo di Stato. Noi delegittimeremo questa politica e andremo a Roma da tutta Italia".

"I veri Forconi si trovano in Sicilia dove la protesta in questo momento è pacifica. Purtroppo la nostra sigla viene associata a gruppi di teppisti ed eversivi con i quali non c’entriamo nulla. Ci dissociamo a gran voce dalla violenza in atto in altre parti del Paese", ha dichiarato Mariano Ferro, leader dei Forconi.

Sit in a Montecitorio durante la fiducia

Nella Capitale il servizio della linea B della metro e della Roma-Lido è stato interrotto nei pressi della stazione Garbatella a causa dell’occupazione dei binari da parte di un gruppo di manifestanti. Un centinaio di manifestanti hanno organizzato un sit in in piazza Montecitorio durante il dibattito sulla fiducia al governo Letta. In tarda mattinata i deputati grillini Carlo Sibilia e Paolo Romano sono scesi ad incontrare i manifestanti.

Tensioni a Milano coi tifosi dell'Ajax

Tensione e tafferugli a piazzale Loreto a Milano dove è presente un presidio del movimento dei Forconi. I tifosi dell'Ajax non ci hanno pensato due volte e sono scesi dal pullman che era stato bloccato dai manifestanti. Dopo una serie di insulti, alcuni di loro hanno aggredito a cinghiate i dimostranti. Altri, infuriati per essere rimasti per diversi minuti bloccati nel traffico, si sono diretti verso i manifestanti lanciando lattine di birra e urlando insulti. Sono volati calci, pugni, spintoni, anche se al momento sembra nessuno abbia avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche. La rissa è stata interrotta dalla forze dell’ordine che hanno diviso i due gruppi. I tifosi dell’Ajax sono risaliti sul pullman che è ripartito tra le urla dei manifestanti. I tifosi olandesi sono a Milano per la partita di Champions League con il Milan. Intanto, continua il presidio dei forconi. I manifestanti, circa 80, si spostano a ventaglio occupando alcuni acessi alle vie della zona per una decina di minuti.Le proteste hanno provocato code di automobilisti. Tra i manifestanti ci sono molti giovani. Ieri erano circa 200 le persone che per buona parte della giornata hanno bloccato il piazzale. Tra di loro molto giovani e studenti, lavoratori, disoccupati. In testa al corteo un cartello con la scritta "Il vostro tempo da onorevoli è finito". I presidi proseguono in tutta Italia.

A Torino anche gli studenti in piazza

Si aggrava la situazione a Torino per quanto riguarda le manifestazioni organizzate dal movimento dei forconi, alle quali si sono uniti gruppi di studenti. La Questura ha confermato che i cortei che hanno sfilato per il capoluogo piemontese sono stati quattro, tre degli studenti (composti da circa 200 persone ciascuno) e uno misto, al quale hanno preso parte circa duemila persone. Le forze dell’ordine presidiano le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova. In città la circolazione è stata difficile per tutta la giornata. In tarda mattinata, in piazza Bernini, la Digos ha identificato e arrestato un 25enne, per aver tentato d’impedire a un tassista di svolgere il suo lavoro, minacciandolo e intimandogli di scendere dal mezzo.

Presidio permanente a Genova

Continua il presidio degli aderenti al movimento dei Forconi nella centrale piazza De Ferrari a Genova, dove i manifestanti hanno montato anche tende, ma la situazione, al momento, è tranquilla. Un centinaio di studenti si è radunato in piazza insieme ai promotori della protesta. Manifestanti in movimento a Savona, dove studenti, cittadini e disoccupati hanno compiuto un presidio davanti agli uffici di Equitalia: si erano radunati in piazza Saffi, davanti alla prefettura, dove si trova l’unico presidio autorizzato e in corteo, scortati dalle forze dell’ordine, hanno raggiunto Equitalia. Al passaggio del corteo i commercianti hanno abbassato le saracinesche dei negozi: chi in solidarietà, chi perché temeva danni e minacce.

Attacchi alla Cgil

"Le manifestazioni che sotto il titolo giornalistico dei Forconi animano in questi giorni le piazze italiane preoccupano quando si qualificano per gli atti violenti che si stanno ripetendo con forza e che vanno sempre e in ogni caso condannati e fermati. In queste ore, si stanno verificando azioni intimidatorie e provocatorie, anche violente, in molte aree del Paese.

Solo a titolo di esempio gravi fatti sono accaduti ad Andria, Barletta, Cerignola, Biella e Savona, dove non solo è stato impedito lo svolgimento delle attività lavorative, ma si è anche tentato di ostacolare l’esercizio dell’attività sindacale, con gravi minacce, lancio di oggetti e qualche caso di tentativi di irruzione nelle Camere del Lavoro", ha dichiarato la Cgil.

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