Coronavirus

Un allarme sui contagi: qual è la fascia d'età ​che adesso è nel mirino

L’età media dei contagiati è scesa dai 68 anni di inizio aprile ai 39 di luglio. Il 12,8% dei colpiti ha meno di 19 anni mentre oltre il 50% sono nella fascia 19-50

Un allarme sui contagi: qual è la fascia d'età ​che adesso è nel mirino

Se in una prima fase dell’emergenza sanitaria erano le persone anziane i soggetti maggiormente colpiti dal coronavirus, nelle ultime settimane si sta assistendo ad una evoluzione nell’azione dell’infezione. Ora i casi di Covid registrati tra gli under 19 sono, infatti, decuplicati. Allo stesso tempo, però, si segnala che gli stessi giovani presentano sintomi più lievi. Così anche l’età media dei positivi è scesa a 39 anni.

I dati arrivano dall’Istituto Superiore di Sanità e sono piuttosto chiari: se l’11 aprile il valore mediano era di 68 anni, al 7 agosto lo stesso è sceso a 39, con un trend in costante calo. Il fenomeno appare ancora più evidente se monitorano le fasce di età. L’11 marzo, ad esempio, i contagiati compresi tra 0 e 18 anni erano l’1,2% mentre, sempre nello stesso giorno, erano il 22% quelli tra i 19 e i 50 anni.

Come spiega il Corriere della Sera, se si prende in considerazione il valore medio del periodo compreso tra l’8 luglio e l’8 agosto si noterà un forte incremento tra bambini, adolescenti e persone che non possono essere definite anziane. I positivi tra 0 e 18 anni balzano al 12,8% mentre quelli tra i 19 e i 50 raggiungono il 54,9%. In pratica, l’11 marzo ogni 100 ammalati erano 23,2 quelli sotto i 50 anni: questa cifra si è impennata fino a raggiungere 67,7 nell’ultimo mese.

Va ricordato che in Italia si sta registrando un incremento di nuovi casi di contagio anche a causa di immigrati clandestini positivi al coronavirus. Poi ci sono focolai in Veneto, Lombardia ed Emilia dovuti ai giovani che rientrano dalle vacanze. Ad esempio si ricorderà il caso della comitiva di circa cento ragazzi lombardi e veneti che si era recata in Croazia per festeggiare la Maturità: al rientro a casa, ben 21 giovanisono stati trovati positivi al coronavirus. Emblematica la storia di una 18enne padovana che si era recata a Pag:"Ho preso il Covid in Croazia, 7 giorni senza mascherina. Ora mi sento in colpa", ha spiegato la giovane che ha ammesso che "nessuno indossava protezioni, ci siamo fatte condizionare. Ora temo per i miei genitori".

Ma segnalazioni simili, con persone di rientro dalle vacanze in Paesi europei, giungono anche dall’Emilia-Romagna e dalla Toscana. Si ipotizza che i giovani durante il viaggio prestino minore attenzione alle indicazioni per il contenimento del coronavirus, come quello sul rispetto del distanziamento sociale nei posti affollati e dell’uso della mascherina. Ma comportamenti che violano le disposizioni si segnalano anche in diverse località italiane. A Gallipoli, in Puglia, ci sono state polemiche per una festa in spiaggia con due mila giovani che hanno ballato senza indossare la mascherina. A Roma sono già una decina i locali chiusi perché troppo affollati. Provvedimento simile anche a Vercelli dove sono stati posti i sigilli al circolo privato "Divina Club": in questo caso ci sono diversi contagi.

Giuseppe Ippolito, direttore dell’Istituto scientifico dello Spallanzani, al Corriere della Sera ha spiegato il perché dell’abbassamento dell’età media dei contagiati: "I giovani hanno una vita sociale più attiva e quindi un maggior numero di contatti col rischio che siano meno scrupolosi nelle misure di prevenzione. Però il "ringiovanimento" dell’epidemia comporta nel breve periodo un minor rischio di sovraccarico dei servizi sanitari.

I giovani possono non ammalarsi o avere sintomi lievi".

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