Cronache

Coronavirus, capostazione sta male a Casalpusterlengo: treni fermi

Un allarme scattato alla stazione di Casalpusterlengo ha mandato in tilt il traffico ferroviario. Ritardi fino a 5 nelle giornate di lunedì 24 e martedì 25 febbraio

Coronavirus, capostazione sta male a Casalpusterlengo: treni fermi

Traffico ferroviario al collasso a causa del coronavirus. Sono ore drammatiche per l'Italia che, piegata dall'insorgere repetino della pandemia, si trova a fronteggiare pesantissimi disagi alla circolazione per un presunto episodio di contagio alla stazione di Casalpusterlengo.

L'allarme è scattato attorno alle ore 13.30 di lunedì 24 febbraio. Stando a quanto riporta una nota diffusa da Trenitalia, verso l'ora di pranzo, è stata lanciata una richiesta di intervento sanitario nella stazione di Casalpusterlengo, uno degli 11 comuni "blindati" del lodigiano. Il capostazione avrebbe cominciato a stare male manifestando sintomi assimilabili a quelli del Covid-19. Data la circostanza, si è ritenuto neccesario sottoporre tempestivamente l'uomo a tampone faringeo in loco, operazione che ha richiesto l'interruzione del traffico ferroviario su una delle più importanti direttrici di collegamento tra Nord e Sud Italia.

Per tutelare la salute di tutto il personale presente in stazione, è stata disposta una sanificazione immediata dei locali interni alla stazione che, per tempi tecnici, "sarà ultimata a tarda notte", fa sapere Rete Ferroviaria Italiania. Inoltre, la società comunica che "considerata la possibilità del verificarsi di analoghe esigenze di controlli sanitari, in via precauzionale, l'offerta dei servizi di trasporto da domani, martedì 25 febbraio, sarà ridotta, anche in funzione della domanda di trasporto prevista dalle imprese ferroviarie. I programmi di circolazione saranno pubblicati nelle prossime ore sui canali delle imprese ferroviarie".

Il blocco a Casalpusterlengo ha avuto un impatto pressoché tragico sulla circolazione dei convogli, sia locali che nazionali, in mezza Italia. I treni a media e lunga percorrenza della linea AV Torino-Milano-Roma-Salerno sono stati deviati Via Verona/Padova, complice il mancato ripristino della tratta Milano-Bologna dopo il drammatico deragliamento di un Frecciarossa nel lodigiano. Nella serata di lunedì, sono stati accumulati ritardi notevoli a partire dai 100 minuti ad arrivare fino alle 5 ore. I convogli Alta Velocità in partenza da Milano verso Torino Porta Nuova, Salerno e Roma hanno fatto segnare un ritardo superiore ai 300 minuti causando disagi a migliaia di viaggiatori.

Ripercussioni anche sulle linee Trenord sulle quali, da martedì 25 febbraio, viaggeranno meno treni in quanto è stata rilevata "un'affluenza minore del 40% di quella ordinaria dovuta alla sospensione delle attività di atenei, scuole e diverse imprese", fa sapere con una nota stampa la società che gestisce i trasporti locali in Lombardia.

Al fine di garantire la massima sicurezza ai pendolari in previsione dell'epidemia coronavirus, domani numerosi convogli saranno sottoposti a sanificazione.

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