Le norme di contenimento della pandemia: il corso per ingegneri gestionali

La didattica dell’Università Cattaneo di Castellanza si plasma anche secondo l’attualità. Gli studenti della laurea magistrale in ingegneria gestionale stanno approfondendo le norme adottate per il contenimento della pandemia

Le norme di contenimento della pandemia: il corso per ingegneri gestionali

Tra i tanti contributi che si possono fornire in questo tempo dominato dall’infezione da coronavirus c’è anche quello di aiutare a comprendere le norme adottate per il contenimento della pandemia.

La Liuc – Università Cattaneo di Castellanza, in Provincia di Varese, ha avviato un corso, ovviamente erogato a distanza, denominato “Law for Engineering”. Si tratta di un ciclo di lezioni tenuto da Elena Falletti, ricercatrice di diritto privato comparato, destinato agli studenti della laurea magistrale in ingegneria gestionale. La peculiarità è che i contenuti sono stati adeguati all’attualità, con un approfondimento sul tema del binomio coronavirus e diritto.

Il corso è già di per sé una sfida – afferma la professoressa Falletti – perchè si propone di fornire una preparazione di base su alcuni elementi del diritto a studenti abituati a misurarsi con altre discipline e altri linguaggi”.

La programmazione del corso, modellandola sui fatti d’attualità, è iniziata quando è scoppiata l’epidemia a Wuhan. “Già prima dell’avvio delle lezioni, con l’avvento del coronavirus in Cina – dichiara la docente - ho adattato il programma perché potessimo parlare anche delle norme che si stavano adottando in questa circostanza straordinaria. Con l’arrivo dell’epidemia nel nostro Paese, non ho potuto fare altro che approfondire ulteriormente il tema. Può succedere che la realtà a volte superi i programmi d’esame”.

Più nel dettaglio, gli universitari della Liuc stanno studiando quali problemi gestionali possono sorgere in una situazione di pericolo per la salute pubblica. L’insegnante si è focalizzata soprattutto su alcuni di tali problemi e gli ingegneri stanno imparando come la normativa d’emergenza predisposta dal Governo disciplini la materia.

“Ci stiamo occupando, ad esempio – dice la Falletti - delle public health issues, cioè della salute pubblica, della supply chain, la logistica, del people cointainment, della limitazione della libertà di movimento e così via”.

Il corso analizza le peculiarità della normativa emanata sia a livello nazionale, sia a livello locale. Senza dimenticare poi l’impatto economico della situazione emergenziale.

“E’ necessariamente un corso sperimentale – precisa la docente - e ciò per molte ragioni: innanzitutto non si può far riferimento ad esperienze analoghe, perché non ne esistono di uguali. Il nostro approccio consiste nel tener ben presente che la situazione è in continua evoluzione e può mutare repentinamente. Inoltre, vogliamo far emergere la necessità del metodo multidisciplinare e pertanto ci teniamo a evidenziare l’intreccio delle nostre due prospettive, quella giuridica, che è la mia, e quella ingegneristica, cioè quella degli studenti. Da subito ai miei allievi ho chiesto ragionare su soluzioni ingegneristiche da attuare rispetto ai tanti problemi, anche giuridici, che questa emergenza porta con sè”.

Insomma, “se è inevitabile – conclude la professoressa Falletti – che il pensiero vada alla peste manzoniana, un fenomeno del genere nel mondo attuale e globalizzato è un inedito assoluto”.

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