È morto Raoul Casadei, famosissimo musicista e compositore, re del liscio. Dal 2 marzo era ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena dopo aver contratto il coronavirus. Sono in tutto 14 i membri della famiglia contagiati. Casadei era nato nel 1937, avrebbe compiuto compiuto 84 anni il prossimo 15 agosto.
Le sue condizioni non sembravano destare particolare preoccupazioni al momento del ricovero. "Sta abbastanza bene", aveva detto la figlia Carolina al quotidiano Il resto del Carlino. "La nostra preoccupazione maggiore è stato quando abbiamo notato sul saturimetro che la saturazione era bassa. Anche in considerazione dei suoi 83 anni compiuti il 15 agosto, i medici che sono venuti a casa a fargli l'ecografia ai polmoni e hanno visto che aveva un po' di polmonite, ci hanno consigliato di ricoverarlo", aveva spiegato Carolina.
Abitava insieme agli altri familiari in una tenuta chiamata il Recinto, che purtroppo si è trasformata in un piccolo focolaio di coronavirus nei primi giorni di marzo. L'unico a essere stato risparmiato dal coronavirus è stato Mirko, il figlio al quale Raoul Casadei lasciò l'orchestra qualche anno fa. "È la cosa più bella della mia vita, dove viviamo in tanti: le mie figlie con i fidanzati, mio figlio Mirko, che è già nonno; mangiamo spesso insieme, coltivo l’orto per tutti, faccio il vino biologico e vado a prendere il pesce dalle barche", diceva Casadei del suo Recinto nell'ultima intervista rilasciata al Corriere della sera. Come spesso accade, il coronavirus nei suoi primi momenti non sempre si mostra in tutta la sua gravità e così è stato anche per il re del liscio.
Il ricovero in ospedale, come spiegato dalla figlia, è avvenuto in via precauzionale su consiglio del medico, non per gravi sintomi. Tuttavia, durante il ricovero le condizioni di salute di Raoul Casadei sono rapidamente precipitate e i medici non hanno potuto fare nulla per salvare la vita al capostipite della famiglia che da generazioni fa ballare gli italiani. A Il resto del Carlino, sua figlia Carolina pochi giorni fa aveva spiegato che mercoledì scorso, in considerazione del permanere di condizioni di saturazione bassa, i medici avevano deciso di somministrargli l'ossigeno tramite il casco. "Le sue condizioni sono sempre stabili ma il babbo ha grande energia, una tempra fortissima e siccome ogni tanto o si toglie la mascherina, o il casco, martedì lo hanno un po’ sedato, così sta più calmo, respira meglio e dovrebbe riprendersi prima. Tutti continuiamo a pensare positivo, con la speranza che babbo Raoul torni presto a casa", diceva con grande speranza Carolina.
"Grande tristezza per la scomparsa di Raoul #Casadei, romagnolo geniale, simbolo di belle tradizioni, di un’Italia pulita. Con la sua arte e la sua musica ha donato allegria a intere generazioni. Una preghiera e un abbraccio ai suoi cari, lo ricorderemo sempre con affetto", ha scritto Matteo Salvini sul suo profilo Twitter una volta saputa la notizia. Parole di commiato anche dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini: "Con lui se ne va uno straordinario personaggio, un compositore che con grande professionalità ha portato in Italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione, legato all’allegria e alla voglia di vivere fino a diventare uno dei simboli, un ambasciatore della sua e nostra terra.
Voglio esprimere il più sincero cordoglio ai suoi familiari, anche a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola. Sono certo che il nostro Raoul continuerà a vivere nella sua musica, e noi non dimenticheremo colui che per noi sarà sempre il Re del liscio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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