Coronavirus

Nave bloccata a Phuket. A Napoli c'è quarantena per la "Goulette" in porto

L’allarme è scattato dopo che un passeggero sbarcato a La Goulette, in Tunisia, il 27 febbraio è risultato positivo al test per il coronavirus

Nave bloccata a Phuket. A Napoli c'è quarantena per la "Goulette" in porto

Allarme coronavirus nel porto di Napoli. Una nave con 125 persone a bordo, tra operai che avevano iniziato alcune operazioni di riparazione e membri dell’equipaggio, è stata posta in quarantena a scopo precauzionale.

Nove marittimi si trovano tutt’ora in isolamento in cabina perché sarebbero entrati in contatto con un passeggero di 40 anni risultato positivo all’infezione in Tunisia. La nave in questione è la Gnv Majestic che si trova in sosta per lavori di manutenzione nel bacino delle officine della Nuova Meccanica Navale.

La compagnia ha subito cercato di placare le ansie diffondendo una nota nella quale si precisa che "non vi sono casi effettivamente rilevati a bordo, tuttavia al fine di garantire l’isolamento con sorveglianza attiva dei marittimi domiciliati è stato temporaneamente inibito l’accesso a terzi”. Nel documento si spiega, inoltre, che c’è un costante monitoraggio delle condizioni di salute delle persone a bordo “in collaborazione con le autorità preposte".

Le misure preventive sono scattate quando è giunta notizia che un passeggero sbarcato a La Goulette, in Tunisia, il 27 febbraio è risultato positivo al test per il coronavirus. L’uomo contagiato ora è ricoverato all'ospedale universitario Farhat Hached di Sousse, la terza città più popolosa del Paese nordafricano.

In Campania i casi accertati di persone contagiate dal coronavirus è salito a 50. Uno, secondo dati ufficiali, è in terapia intensiva per necessità di respirazione assistita. Nelle ultime ore sono stati segnalati nuovi casi anche a Boscotrecase, una donna di 49 anni residente a Trecase, Torre del Greco e a Santa Maria Capua Vetere. Positivo anche un vigile del fuoco all'ospedale San Paolo di Napoli.

La Regione Campania con una ordinanza ha sospeso fino al prossimo 18 marzo tutte le attività ambulatoriali erogate dalle aziende ospedaliere, dalle Aziende sanitarie locali e anche di cliniche accreditate e case di cura accreditate. Sono, però, escluse le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni di urgenza, nonché quelle di dialisi, di radioterapia e quelle oncologico-chemioterapiche. Tra tante notizie preoccupanti ve ne è una bella. Ieri si è registrata la prima guarigione a Napoli: si tratta di un paziente ricoverato all'ospedale Cotugno che, superata l’infezione, è stato dimesso.

Ma quella in quarantena nel porto di Napoli non è l’unica nave che in queste ore sta affrontando problemi per il coronavirus. Una imbarcazione della Costa Crociere sarebbe stata fatta ormeggiare a due miglia nautiche dal porto di Patong a Phuket, in Thailandia. Secondo i media locali, a bordo ci sarebbero 282 italiani su 1.631 passeggeri e 984 membri dell'equipaggio. Le autorità locali sospettano che ci siano casi di coronavirus. Nessuna conferma ufficiale è stata però fornita. Il capitano smentisce qualsiasi forma di contagio. Iniziali informazioni pubblicate dal The Phuket News riferivano di 64 italiani positivi al virus. Ma la notizia di presunti casi di coronavirus a bordo della nave è stata smentita da Costa Crociere. "A seguito di restrizioni imposte dal Governo della Thailandia nelle ultime ore sullo sbarco di ospiti di nazionalità italiana che abbiano transitato in Italia negli ultimi 14 giorni, la nave Costa Fortuna non ha potuto effettuare la sosta pianificata come da itinerario nel porto di Pukhet", spiega la compagnia in una nota. Nel documento si specifica che "la situazione sanitaria a bordo è chiara e non vi è alcun caso sospetto sulla nave fra gli ospiti italiani o di altre nazionalità". "Costa Crociere - si legge ancora nella nota - è rammaricata dell'improvviso cambiamento di itinerario e conferma, in una situazione in continua evoluzione, che la sicurezza dei propri ospiti e membri dell'equipaggio è una assoluta priorità". La nave è in navigazione verso la Malesia.

Un’altra imbarcazione, la Grand Princess, con oltre duemila passeggeri a bordo è trattenuta al largo delle coste di San Francisco, in California, per un allarme coronavirus. Oggi i funzionari sanitari annunceranno i risultati dei test effettuati su circa 100 passeggeri e membri dell'equipaggio, di cui 21 con sintomi. Il personale medico è stato paracadutato da un elicottero. Sulla nave è morto un uomo di 71 anni che aveva soggiornato a bordo durante il viaggio avvenuto tra l'11 e il 21 febbraio scorsi. La California finora ha registrato 54 di contagio.

L’epidemia si sta espandendo in tutto il mondo. I Paesi coinvolti sono 91: in totale si segnalano 98.387 persone contagiate e 3.383 quelle decedute. Il numero di nuovi casi ieri è aumentato sia in Europa che negli Usa. Gran Bretagna e Svizzera hanno riportato i primi decessi. In Germania le persone infette sono salite da 262 a 482, in Francia da 285 a 423 e nei Paesi Bassi da 38 a 82. Negli Stati Uniti il bilancio è di 14 morti e 228 casi di contagio. Il dipartimento della Homeland Security ha reso noto di aver negato l'ingresso negli Usa a 241 persone nell'ultimo mese, 14 agli aeroporti e 227 nei porti.

Il temuto virus è arrivato anche nelle isole caraibiche di Saint-Barthelemy (Francia), e alle remote Faroe, nel Nord Atlantico.

Commenti