Coronavirus

Coronavirus, nuovi casi in Lombardia e in Veneto

Un uomo di 67 anni è stato ricoverato in rianimazione a Padova. L'altro contagiato è di Sesto Cremonese

Coronavirus, nuovi casi in Lombardia e in Veneto

Un altro caso di contagio di Coronavirus è stato scoperto in Veneto: la positività è stata confermata dal Centro regionale di Padova, che ha provveduto a effettuare il primo test. Si tratta di un uomo di 67 anni di Mira, nel Veneziano, che è stato inizialmente al pronto soccorso di Mirano, poi nella rianimazione di Dolo e infine (considerando il peggioramento delle condizioni di salute) è stato trasferito a Padova dove ora è ricoverato in rianimazione. Come da prassi, il campione è stato inviato allo Spallanzani di Roma per la conferma.

Luca Zaia ha affermato che è "un altro caso di scuola perché non ha avuto nessun contatto da un portatore primario quindi si può dire che questi tre casi dimostrano che il virus è ubiquitario come accade per la sindrome influenzale che non si sa da chi lo si ha preso". Il governatore della Regione Veneto, entrando nella riunione di crisi in corso oggi a Marghera, ha aggiunto: "Immagino che casi di questo tipo, senza contatto e senza caratteristiche di pazienti sospetti, siano la dimostrazione che avere altri episodi di contagio sia assolutamente possibile". Sono risultati negativi i primi 200 test eseguiti all'ospedale di Schiavonia.

Una donna residente in Lombardia, e probabilmente collegata ai casi di Codogno, è morta in ospedale mentre era in attesa del risultato dei test a cui era stata sottoposta. È dunque la seconda vittima italiana del Coronavirus.

Il 16esimo lombardo positivo al Covid-19 Sesto Cremonese. Il Comune ha invitato la cittadinanza "a limitare di intrattenersi in luoghi di ritrovo ed assembramento pubblico (es. bar, impianti sportivi, luoghi religiosi...)". Nella nota diramata su Facebook si legge: "Chi ha sintomi influenzali o problemi respiratori non si rechi assolutamente al Pronto Soccorso, ma si rivolga al 112".

Ma anche a Pizzighettone ci sarebbe un altro caso di contagio.

La situazione Coronavirus

Stazionarie le condizioni dell'uomo di Vo' Euganeo amico del primo morto italiano per Coronavirus: il 67enne, a sua volta contagiato, al momento è in cura nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale di Padova. Negativo invece il bimbo di 3 anni che ieri pomeriggio è stato trasferito dall'ospedale di Cava dè Tirreni al Cotugno di Napoli; negativi anche i test sui tamponi dei due salernitani che - dopo aver trascorso un periodo trascorso di recente a Lodi - avevano deciso di presentarsi al pronto soccorso per verificare un eventuale contagio e che si sono comunque autoisolati in casa. Il Comune di Cremona ha chiesto "a tutti di evitare allarmismi e di attenersi alle indicazioni". L'Amministrazione ha ribadito che l'attenzione "è e resterà molto alta anche nei prossimi giorni". Il sindaco e la Prefettura hanno invitato "le persone dei territori in cui sono stati accertati casi di Coronavirus a non spostarsi sul nostro territorio".

Nella notte la Protezione civile del Veneto "ha montato a scopo precauzionale 12 tende per massimo 96 posti all'esterno dell'ospedale di Schiavonia (Padova), a disposizione degli operatori sanitari e del personale medico". Tale intervento rientra nella serie di operazioni di isolamento dell'area padovana dove si è sviluppato il contagio.

Un infermiere, in servizio presso il pronto soccorso di Codogno, è stato ricoverato la notte scorsa al reparto Malattie infettive di Piacenza: le condizioni dell'uomo, che probabilmente si era messo in isolamento volontario, sono peggiorate e dunque è stato necessario il ricovero. Nello stesso reparto si trova anche una famiglia composta da un bimbo di un anno, dalla madre e dalla nonna.

I tre non avrebbero sintomi: i campioni sono stati prelevati e inviati all'Ospedale di Pavia per le analisi.

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