Coronavirus

Coronavirus, la ricetta dell’Oms per realizzare il gel disinfettante in casa

La ricetta è ripresa dal virologo Roberto Burioni che su MedicalFacts spiega come si devono comportare le persone in questo periodo di emergenza per il coronavirus

Coronavirus, la ricetta dell’Oms per realizzare il gel disinfettante in casa

Per proteggersi dal coronavirus non è detto che si debbano usare gel antibatterici che si comprano nei negozi e nelle farmacie. Invece di andare alla ricerca di prodotti che oggi sono difficili da trovare, o che su internet sono venduti a cifre stratosferiche, le persone possono usare anche l’alcol denaturato comune. Il semplice ed economico consiglio è fornito da Roberto Burioni sul portale MedicalFacts. Nel sito, il virologo spiega anche cosa fare per combattere il Covid-19 e come fare in casa il disinfettante per le mani seguendo una ricetta diffusa dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Innanzitutto è necessario essere in possesso di un recipiente ben pulito graduato (oppure si può fare ricorso a siringhe) e dei seguenti prodotti:
- alcol per liquori, del tipo che si trova al supermercato e che si usa per fare il limoncello o il nocino
- acqua ossigenata 3% (o 10 volumi)
- glicerina o glicerolo che si può comprare in farmacia

Nel recipiente pulito, dove sia segnato il livello di un litro, si devono versare 833 ml di alcol usando un recipiente graduato. Piccolissime differenze nono sono un problema. Poi, con una siringa, si prendono 42 ml di acqua ossigenata e li si aggiunge all’alcol. A questo punto si deve mescolare il tutto. Fin qui non ci dovrebbero essere particolari problemi. La parte più complicata arriva quando si aggiungono 15 ml di glicerina che, però, è molto densa. Fatto ciò si mescola bene e si aggiunge acqua bollita per fare arrivare al volume totale di un litro. L’operazione "gel anticoronavirus" è conclusa.

Questo è il modo per creare in caso un efficace disinfettante da usare per contrastare la diffusione del coronavirus. Poi ci sono anche consigli altrettanto semplici consigli di comportamento che un apersona deve seguire in questa fase di emergenza. È necessario lavarsi bene e spessissimo le mani."Va bene il sapone comune, non serve quello antibatterico. E se non trovate i gel, usate l’alcol normalissimo. Non ha un buon odore, ma funziona", ha spiegato Burioni. Il virologo ha aggiunto che non bisogna farsi prendere dall’isteria. Il coronavirus si trasmette con i nostri rapporti sociali. Pertanto "se avete programmato una riunione o una convention di colleghi, è meglio rimandarla. Evitate contatti stretti, il virus ha bisogno di una vicinanza di meno di un metro, quindi no ai luoghi affollati e se usate i mezzi pubblici lavatevi le mani immediatamente".

L’Iss, l’Istituto superiore di sanità, ha invitato i cittadini ad evitare i disinfettanti "fai da te", sottolineando anche la pericolosità della lavorazione, ricordando che"tutti i prodotti che vantano in etichetta un'azione "disinfettante" sono autorizzati come Presidi medico chirurgici (Pmc) sul territorio nazionale dal Ministero della Salute previa valutazione della loro efficacia e sicurezza da parte dell'Istituto Superiore di Sanità. Sulla base di tali indicazioni il produttore ha l'obbligo di predisporre un'etichetta che riporti i componenti costitutivi del prodotto, nonchè i pericoli associati al suo utilizzo e i relativi consigli di prudenza. L'etichetta, che deve essere validata dall'ISS e autorizzata dal Ministero della Salute, è fondamentale per evitare l'uso improprio del prodotto".

In commercio sono disponibili prevalentemente due tipi di disinfettanti autorizzati: uno per la cute integra a base di etanolo (alcol etilico ca. 75%) e uno per le superfici a base di sodio ipoclorito (candeggina). L'Iss ricorda che nel 2009, l'Oms, per far fronte ad alcune emergenze sanitarie a livello globale ha diffuso la guida "Guide to Local Production: WHO-Recommended Handrub Formulations" per preparare prodotti per l'igiene delle mani.

Ma la guida, si sottolinea,"non è destinata alla preparazione a scopo di vendita né alla produzione "fai da te", bensì a produttori che intendono preparare i prodotti localmente nelle proprie strutture". Il documento fornisce due ricette destinate alle farmacie o ad appositi laboratori che si riferiscono alla produzione di grandi volumi, circa 10 litri, che però prevedono l'utilizzo di sostanze pericolose sia dal punto di vista degli effetti per la salute umana che dal punto di vista dei pericoli fisici.

“Il formulato 1 - si legge-prevede l'utilizzo di perossido di idrogeno (acqua ossigenata), una sostanza che può provocare gravi lesioni oculari quando è presente in concentrazioni tra il 5 e l'8%, e di alcol etilico al 96%, sostanza infiammabile. Il formulato 2 contiene isopropil alcol (alcol isopropilico) al 99,8%, sostanza pericolosa che provoca grave irritazione oculare ed effetti narcotici quali sonnolenza e vertigini, ed è infiammabile; anche il formulato 2 prevede l'uso di perossido di idrogeno (acqua ossigenata)".

In considerazione di ciò, l'Iss dichiara che "non è consigliabile preparare in casa i prodotti anche in considerazione del fatto che le sostanze di partenza devono rispondere a precisi standard di qualità, come indica l'Oms.

Tuttavia, non potendo escludere una preparazione "fai da te", si sottolinea che un preparato contenente sostanze pericolose non deve mai essere conservato in contenitori anonimi privi di etichetta e di informazioni sul contenuto e della data di preparazione; questa tipologia di prodotti deve essere conservata lontano dalla portata dei bambini, dai prodotti alimentari e da prodotti con altra destinazione d'uso”.

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