Nessuna multa per chi di fatto usa in Italia un'auto con la targa estera. E a ribadire questa normativa è una circolare del 3 aprile scorso: "Si ritiene che per tali veicoli sia esclusa l'applicazione delle sanzioni di cui all'art. 193 del Codice della strada anche quando, attraverso qualsiasi mezzo, sia accertato che il veicolo sia effettivamente sprovvisto di copertura assicurativa”.Insomma, come ricorda Quattroruote, chi si trova alla guida di questi veicoli potrebbe salvarsi da multe e sanzioni.
Le targhe che la fanno franca
E la lista delle targhe che possono scorazzare senza problemi riguarda numerosi Paesi: Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Per queste auto non c'è nemmeno il controllo sui documenti per l'assicurazione.
Cosa dice la legge
E questa normativa ha radici lontane nel tempo ed è frutto di alcuni accordi intenazionali e da una decisione della commissione europea che è stata recepita con un decreto del ministero dello Sviluppo economico 86/2008: “Per i veicoli a motore immatricolati in Stati esteri, che circolano temporaneamente nel territorio della Repubblica italiana, della Città del Vaticano e della Repubblica di San Marino, l'obbligo della copertura assicurativa per la responsabilità civile verso i terzi, per la durata della permanenza in Italia, si considera assolto se la targa di immatricolazione è
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