Italia invasa dai clandestini: ecco perché

I controlli sull'identità degli immigrati sono scarsissimi e si concede loro anche la possibilità di violare le regole ed uscire dai centri di accoglienza. Così l'Italia accoglie l'85% dei clandestini

Italia invasa dai clandestini: ecco perché

Se Mare nostrum, definito da Le Monde "troppo incoraggiante per i migranti", è stato un disastro (9,2 milioni di euro al mese per recuperare oltre 150mila clandestini), Triton rischia di essere anche peggio. Tra le due operazioni, c'è solo una differenza di miglia: mentre con Mare nostrum le navi italiane andavano a recuperare i migranti fino a 75 miglia (120 chilometri) dalle coste italiane, con Triton le navi potranno arrivare "solo" a 30 miglia (48 chilometri) dalle coste, che - per esempio - nel caso di Lampedusa significa poter andare a recuperare gli immigrati a circa metà strada.

Rimane invariato, invece, il fatto che le operazioni di recupero rimarranno sulle spalle del governo e dei contribuenti italiani. Il numero degli immigrati che giungono sulle nostre coste sono sempre più, ma, come scrive Le Monde, "le espulsioni sono rare. L'Italia espelle ogni anno meno del 15% dei migranti senza documenti, contro il 51% della Francia. Se si considerano i migranti arrivati fal mare, qusta percentuale scende all'1%, secondo le stime dell'Arci". E anche per quanto riguarda i richiedenti asilo l'Italia si mostra sempre meno obiettiva nella selezione delle richieste, accogliendo ben il 70% delle proposte contro il 30% francese.

Non appena arrivano in Italia, gli immigrati vengono smistati nei centri di accoglienza - dove ricevono vitto e alloggio, oltre ad aver diritto ad un corso di italiano e a 2,50 euro al giorno - e dai quali, come nel caso del centro di Caltanissetta, possono uscire e vagare liberamente "in una piazza del centro della città". Inoltre, dal 2011, l'Italia ha abbandonato Dublin II,

538em;"> il sistema europeo pensato per disincentivare l'immigrazione clandestina, che prevede la presa delle impronte digitali per tutti coloro a cui è stato rifiutato il diritto d'asilo in modo tale da non poter far richiesta "in un paese diverso dal primo in cui sono arrivati". Tutto questo mentre il terrorismo islamico colpisce l'Europa.

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