Coronavirus

Ecco che cosa accade quando Covid attacca il cuore e il cervello

Non solo i polmoni, il virus può attaccare anche cuore e cervello: miocardite, ictus, convulsioni e delirio sono i sintomi di chi ha subìto l'attacco del Covid-19 attraverso i due organi

Ecco che cosa accade quando Covid attacca il cuore e il cervello

Si allunga la lista della pericolosità del virus: Covid-19 colpirebbe anche cuore e cervello manifestandosi con sintomi diversi rispetto a quelli che portano insufficienza respiratoria e problemi polmonari come accade nella maggior parte dei casi.

L'attacco al cuore

Purtroppo, sono in aumento le segnalazioni che riguardano anche questi altri due organi così come viene confermato da nuovi e più recenti studi. Sia in Italia che all'estero, c'è un alto numero di pazienti che arrivano in ospedale con i sintomi dell'infarto ma che in realtà hanno il Coronavirus: il virus potrebbe, infatti, provocare miocardite, una forte infiammazione del muscolo cardiaco che danneggia il cuore come in un infarto anche se non c'è ischemia (ostruzione delle arterie).

Uno dei primi casi del genere è stato descritto sulla rivista Jama Cardiology dal Prof. Marco Metra, cardiologo dell' Asst Spedali Civili di Brescia dove è stata ricoverata una donna di 53 anni in buona salute e senza patologie cardiovascolari pregresse. L'analisi incrociata con un tampone che ha dato esito positivo ha confermato, secondo gli esperti, come il coinvolgimento cardiaco fosse una complicanza causata dal Covid-19.

"Pensavamo attaccasse solo i polmoni..."

Quello italiano, però, non è l'unico caso: secondo il New York Times, tanti altri casi sono stati riscontrati negli Stati Uniti, come un 64enne di Brooklyn giunto al pronto soccorso con un grave infarto ma, sorprendentemente, con le coronarie libere. Anche in quel caso, come si legge sul Messaggero, la diagnosi è stata relativa alla miocardite, infiammazione del cuore forse procurata direttamente dal Covid. "Pensavamo che con questo virus il problema fossero i polmoni - ha riferito John Rumsfeld, dell'American College of Cardiology - adesso all'improvviso ci siamo resi conto che il virus potrebbe avere un impatto diretto sul cuore".

I piedi campanello d'allarme

Un altro inedito, possibile, sintomo legato al Covid-19 è rappresentato da una sorta di geloni ai piedi riscontrati in vari soggetti asintomatici in età pediatrica, anche se al momento non è stato scientificamente dimostrato alcun legame con la malattia. A tal proposito, un gruppo di specialisti italiani ha chiesto a Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, di indagare su questo aspetto. L'allarme nasce dal fatto che alcune segnalazioni sono arrivate da parte di dermatologi francesi ed alcuni pazienti di Wuhan presentavano quadri clinici simili.

L'attacco al cervello

Come se non bastasse, il maledetto virus potrebbe anche intaccare il cervello: il Coronavirus provocherebbe problemi neurologici anche prima della comparsa dei sintomi respiratori: ictus, convulsioni e delirio sono tra le manifestazioni più frequenti registrate in diversi casi clinici in Italia e nel mondo come è accaduto ad una donna 50enne di Detroit in stato confusionale che lamentava un forte mal di testa ed, a stento, riusciva a riferire il suo nome. La risonanza magnetica al cervello ha permesso di scoprire una rara malattia, l’encefalopatia acuta necrotizzante, grave complicanza che può comparire anche con influenza ed altre infezioni virali. La donna è poi risultata positiva al tampone per il Covid-19.

Questo caso "potrebbe indicare che il virus può invadere il cervello in rare circostanze", ha affermato Elissa Fory, neurologa dell'Henry Ford Health System di Detroit. Situazioni analoghe sono accaduti anche in Italia: all'Asst di Brescia è stata da poco istituita un'unità per Neurocovid per trattare i casi di Coronavirus con sintomi neurologici perché, secondo quanto riportato dal Prof.

Alessandro Pavodani, Responsabile della Neurologia dell'ospedale bresciano, alcuni pazienti manifestano sintomi come il delirio ancora prima di presentare i classici sintomi respiratori dell'infezione.

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