Poco meno di 500 miliardi. A tanto ammontava al 30 settembre in base ai dati elaborati da Aipb, Associazione italiana private banking, il patrimonio complessivo del mercato servito dal Private Banking in Italia. Tradotto in percentuali, significava un aumento del 5,4% rispetto ai 472 miliardi di fine 2013, di cui il 2,72% per effetto delle rivalutazione dei mercati finanziari e il restante 2,64% per effetto della raccolta netta. Un trend positivo che conferma il buon andamento del mercato registrato negli ultimi due anni (+7,7% nel 2013 e +5,7% nel 2012) e che può essere spiegato anche dalle diverse dinamiche delle principali voci di raccolta. Infatti, se nel 2008 il 6,7% derivava dai prodotti assicurativi, nel 2014 questo segmento vale il 10,6% dei flussi di sottoscrizione così come nel caso della raccolta di prodotti gestiti (fondi, comparti di Sicav e gestioni patrimoniali) che nel 2008 contavano per il 26,1% e quest'anno pesano per il 36,8%. Al contrario, la raccolta di strumenti del risparmio amministrato valgono ora il 35,3% (contro il 44% del 2008) e la raccolta diretta (cioè liquidità e obbligazioni bancarie proprie) pesa per il 17,3% (rispetto al 23,2% del 2008). Flussi di investimento che, sommati agli andamenti dei mercati finanziari, hanno modificato in modo significativo l'asset al location della clientela Private italiana.
Tra le componenti di portafoglio in aumento dal 2008 al 30 settembre scorso figurano i prodotti assicurativi (dal 6,7% al 10,6%), le gestioni patrimoniali (dal 14,8% al 17,2%), i fondi comuni di investimento (dall'11,1% al 18,7%). In contrazione, invece, le percentuali relative ai titoli di Stato (dal 16,6% al 12,6%), alle obbligazionari bancarie (dal 9,2% al 5,8%), ai corporate bond (dal 14,1% al 10%) e la liquidità (dal 13,9% all'11,4%). Una fotografia che rispecchia gli orientamenti della clientela Private che predilige sempre di più il conseguimento di un buon rendimento, ma soltanto in una cornice di volatilità sotto controllo.
Non a caso le società di gestione propongono ai clienti i cosiddetti multi asset, fondi bilanciati flessibili ampiamente diversificati e caratterizzati da una volatilità rigorosamente controllata: prodotti che hanno l'obiettivo di produrre performance interessanti in scenari di mercato diversi come il
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