Crollo soffitto al liceo, condannato continua a gestire la sicurezza

"Trovo sconcertante che persone condannate in Cassazione per la morte di mio figlio lavorino tutt'ora in istituti scolastici come insegnanti e con la delega 'rspp'".

Crollo soffitto al liceo, condannato continua a gestire la sicurezza

"È inopportuno che io continui a svolgere la stessa attività anche dopo la condanna? Ma io ho bisogno di lavorare. Non mi sto certo arricchendo occupandomi della sicurezza. Anzi, sto cercando di fare del bene". Sono le parole dell'ingenier Paolo Pieri, responsabile del servizio prevenzione e protezione nelle scuole, che ancora oggi continua a svolgere lo stesso impiego. Sarebbe tutto normale se non fosse che Pieri è stato condannato a due anni e sei mesi in via definitiva per il crollo del controsoffitto nel liceo Darwin di Rivoli, in provincia di Torino.

Pieri continua quindi a occuparsi di sicurezza in almeno dieci scuole del torinese, anche se deve fare i conti con la pena che sta scontando ai domiciliari. "Trovo sconcertante che persone condannate in Cassazione per la morte di mio figlio lavorino tutt'ora in istituti scolastici come insegnanti e con la delega 'rspp'". A dichiararlo è stata Cinzia Caggiano, madre di Vito Scafidi, lo studente 17enne morto a causa del crollo del controsoffitto al Darwin, nel novembre 2008.

"Ho la più alta considerazione della signora Scafidi e esprimo vicinanza per la sua perdita, ma quello che è successo era imprevedibile.

Capisco il suo stato emotivo, ma io ho fatto bene il mio lavoro", ha dichiarato Pieri. "Sto finendo finendo di scontare la pena, ma non ho avuto alcuna condanna di distacco dal pubblico ufficio. Posso e devo lavorare. Non capisco questo accanimento gratuito".

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