Cronache

Diele condannato a 7 anni e 8 mesi per omicidio stradale

L'attore paga l'incidente in cui aveva ucciso una donna travolta mentre guidava in stato di alterazione dovuta all'assunzione di stupefacenti

Diele condannato a 7 anni e 8 mesi per omicidio stradale

Alla fine per Domenico Diele è arrivata una condanna. E non si tratta di una condanna lieve: sette anni e otto mesi di reclusione per omicidio stradale aggravato.

A stabilirlo, nella mattinata di oggi, il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Salerno, al termine di un procedimento celebrato con il rito abbreviato.

L'attore reso celebre fra l'altro dalla partecipazione alla serie 1992 è stato condannato per la morte della 48enne salernitana Ilaria Dilillo, morta all'alba dello scorso 24 giugno per un incidente nel tratto salernitano dell'A2. La donna viaggiava sulla corsia nord a bordo del proprio scooter, all'altezza dell'uscita di Montecorvino Pugliano, quando Diele la travolse con la propria Audi A3.

L'attore, è poi risultato dagli esami, viaggiava in forte stato di alterazione dovuto all'assunzione di stupefacenti. Una circostanza che si è poi rivelata decisiva nella condanna, pronunciata oggi dal gup Piero Indinnimeo.

Il Tribunale di Salerno ha così accolto parzialmente la richiesta della procura, che lo scorso 20 febbraio aveva chiesto, per bocca del pm Elena Cosentino, una condanna a otto anni. Pena leggermente ridotta ma comunque importante. Al momento della lettura della sentenza Diele non si trovava in aula.

"È una delle prima sentenze che applica la legge sull'omicidio stradale entrata in vigore due anni fa e tra le prime che applica, in maniera significativa, le aggravanti dello stato di alterazione da sostanze stupefacenti, È una pena equa, in punta di codice", commenta l'avvocato Piergiorgio Assumma, presidente dell'Osservatorio nazionale vittime di omicidio stradale, "Hanno dato la pena massima per la guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti, con un ulteriore aumento di pena per la patente sospesa e hanno ridotto di un terzo per il beneficio del rito abbreviato".

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