Dio ci liberi (e Scanzi) dagli agitprop M5s

Dio ci liberi (e Scanzi) dagli agitprop M5s

Grandi ascolti per Scanzi contro di me a Cartabianca con Bianca Berlinguer.

Insoddisfatto delle sue pagelle ha scelto, come sempre, di salire, mano nella mano con Rocco Casalino, sul carro del vincitore. Inventando la felice formula che io avrei cambiato partito come mutande. In realtà non porto mutande, e i partiti sono finiti quando io sono entrato in Parlamento, nel 1992. Da allora ci sono schieramenti, nei quali io sono sempre stato dalla stessa parte. Diversamente dalla Bonino, per citare un caso, che non solo è passata con Pannella da destra a sinistra, ma ha cambiato diverse volte i nomi (di nomi si tratta) della sua lista.

Quello che ho fatto anch'io restando sempre in un campo. Oggi i campi sono tre. E Scanzi, non essendo un giornalista ma un propagandista, ha scelto quello che oggi appare vincente, pensando di rappresentarmi come «prostituta politica» essendo lui, temporaneamente, la fidanzata del più forte. Li vedo bene, così seducenti, Di Maio, Casalino e Scanzi: di pari livello intellettuale.

Il più debole (Scanzi) pur sostenuto ogni giorno dal Fatto, vende pochi libri. E i suoi spettacoli hanno un magro successo. Il suo ruolo è ben chiarito da Alessandro Campi: «I fascisti avevano Ansaldo, i grillini hanno Scanzi. Ogni dittatura ha i giornalisti (e i cantori) che si merita».

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