Cronache

Costretta a provare il tiralatte in aeroporto: "Può essere una bomba"

La 33enne è stata fermata da una poliziotta che, dopo aver visionato il contenuto della valigia allo scanner, ha pensato si trattasse di un'arma

Costretta a provare il tiralatte in aeroporto: "Può essere una bomba"

Una donna ha denunciato la polizia tedesca per averla costretta a spremere il seno al fine di dimostrare che era in allattamento. Il motivo? Viaggiava con un tiralatte in valigia ma senza suo figlio.

Come racconta la Bbc, Gayathiri Bose, 33enne manager in una società di trasporti di Singapore, è stata fermata all'aeroporto di Francoforte mentre si imbarcava per Parigi. Quando il suo bagaglio è stato ispezionato allo scanner, la poliziotta, notando l'oggetto, ha domandato: "Sta allattando? Allora dove è il suo bambino?". Non avendo il figlio con sé, la poliziotta ha pensato si trattasse di un arma.

I funzionari hanno quindi sequestrato il passaporto di Bose e l'hanno condotta in una stanza per l'interrogatorio. Racconta Gayathiri: "Li dentro mi ha detto di aprire la camicia e mostrare il seno. A quel punto mi ha chiesto come mai non avessi nulla attaccato. Le ho spiegato che non ce n'è bisogno, e che basta appoggiare il tiralatte al capezzolo e la macchina fa il resto".

Gayathiri Bose ha eseguito gli ordini della poliziotta ma, una volta uscita dalla stanza, si è resa conto dell'accaduto: "Sono scoppiata a piangere, ero molto agitata. È stato umiliante e traumatizzante". E ha continuato: "Quando finalmente mi hanno lasciato andare ho fatto loro presente che non è quello il modo di trattare le persone. Sapete cosa mi avete appena fatto? Mi avete costretto a mostrarvi il seno". Ma loro mi hanno semplicemente risposto, senza rammarico 'ora è finita, vada pure'".

La replica della polizia tedesca

Secondo Christian Altenhofen, portavoce della polizia federale dell'aeroporto di Francoforte, i controlli vengono effettuati per motivi di sicurezza, in quanto il tiralatte avrebbe potuto contenere un esplosivo. Tuttavia "le misure prese nei confronti di quella mamma non rientrano nelle procedure. È ridicolo e offensivo.

Se fosse stato un uomo a trasportare il macchinario? Non avrebbe potuto provare la sua innocenza".

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