La doppia vita del vicesindaco capo di una banda di ladri

“Procrastinava i suoi impegni di assessore e partecipava alle azioni del commando e ai sopralluoghi”

La doppia vita del vicesindaco capo di una banda di ladri

Vicesindaco e ladro esperto in assalti ai portavalori. Era questa la doppia vita del 51enne Giovanni Olianas arrestato dalla polizia di Tortolì, in Sardegna, con l’accusa di essere il capo di una banda criminale dedita ai furti, al riciclaggio e al traffico di stupefacenti.

Olianas, con un passato da capogruppo di Forza Italia al consiglio comunale di Villagrande Strisaili (un paesino dell’Ogliastra), dal 2014 era il vicesindaco di una giunta dal Pd Giuseppe Loi il quale, saputa la notizia, è rimasto interdetto: “Non so di preciso cosa lo si accusi, ma Giovanni, con me ha sempre avuto un ottimo rapporto e così anche i suoi fratelli, anche di amicizia. In giunta segue il settore dei Lavori pubblici. Mi auguro possa provare subito la sua estraneità alle pesanti accuse”. Ma dalle indagini risulta che “procrastinava i suoi impegni di assessore — è scritto nell’ordinanza che gli ha aperto le porte del carcere - e partecipava alle azioni del commando e ai sopralluoghi”.

Il sostituto procuratore della Dda di Cagliari, Danilo Tronci, che ha firmato il decreto di fermo di 20 persone, nella sua relazione scrive che Olianas “sebbene incensurato, ha dato prova di esperienza criminale fuori dal comune, costantemente impegnato nella ideazione di nuovi colpi, spesso procrastina i suoi impegni di vicesindaco per partecipare a rapine e sopralluoghi”. Olianas avrebbe usato la sua casa come base per progettare i colpi della sua banda e sarebbe in possesso di due kalashnikov Ak 47. Nel blitz sono stati fermati anche due suoi fratelli, Gialuigi e Carlo Olianas, rispettivamente di 54 e 43 anni. La banda operava tra la Sardegna e il Nord Italia da almeno 6 anni ed era pronta a compiere un ultimo colpo a Voghera.

Quando di loro sono sbarcati a Genova nascosti dentro il container di un traghetto ed erano già a Pavia quando la polizia li ha arrestati. . Olianas e due suoi fratelli avrebbero dovuto raggiungere lunedì, partecipare all’ennesima rapina e fuggire poi in Svizzera, dove probabilmente era nascosto il «tesoro» accumulato.

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