Cronache

Dottoressa uccisa nel Bergamasco: fermato il fratello della vittima indiana

In manette il fratello 25enne della vittima uccisa a colpi di spranghe. Gli viene contestato l’investimento volontario del medico. Altri sette indiani sono indagati

Dottoressa uccisa nel Bergamasco: fermato il fratello della vittima indiana

Una persona è stata fermata per la tragica morte della dottoressa Eleonora Cantamessa, travolta e uccisa da un'auto di immigrati indiani mentre stava prestando soccorso a un loro connazionale, assalito a sprangate nel corso di un regolamento di conti a una ventina di km da Bergamo. L’uomo fermato ha 25 anni ed è il fratello dell’altra vittima, Kamur Baldev, 32 anni, morto dopo essere stato prima colpito a sprangate e bastonate, poi travolto da un’auto insieme alla dottoressa. L’arrestato è in carcere in attesa di essere interrogato. Per ora gli viene contestato solo l’investimento volontario del medico. Altri sette uomini, tutti indiani, sono indagati per reati che vanno dal concorso in omicidio alla rissa. La dottoressa Cantamessa passava con un amico lungo la strada dov'è avvenuta la rissa. E' stata lei a voler tornare indietro per prestare soccorso all'indiano ferito dai suoi connazionali. Come racconta dal letto dell'ospedale il suo amico Luca Bartoli, ha fatto di tutto per andare a soccorrere i feriti. Addirittura ha aperto la portiera dell'auto con l'auto ancora in movimento.

Dopo pochi istanti l'aiuto degli aggressori si è lanciata come un proiettile sul capannello di feriti e soccorritori. E, per completare la vendetta, passa sul corpo di Baldev, travolgendo la donna, china sull'indiano e col telefonino in mano, mentre stava comunicando al 112 le condizioni dell'uomo.

La dottoressa curava gratis gli stranieri

Quarantaquattro anni, specializzata in ginecologia, la dottoressa Cantamessa lavorava alla Clinica Sant’Anna di Brescia e gestiva uno studio privato in centro a Trescore Balneario, il paese della Bergamasca dove viveva e dove tutti la conoscevano e stimavano per il suo lavoro e per la sua profonda umanità. Tanti bambini negli ultimi anni erano stati fatti nascere proprio da lei. Eleonora Cantamessa lascia i genitori e un fratello di 35 anni, Luigi, ingegnere e direttore generale della Fondazione Ferrovie dello Stato. Dopo la specializzazione in Ginecologia e ostetricia conseguita a Brescia, aveva cominciato subito a lavorare alla clinica Sant’Anna di Brescia, dove era stimata come a Trescore. "Lavorava con noi da tredici, quattordici anni - ricorda il direttore sanitario della Clinica, Giorgio Taglietti -. Era molto brava, sempre dolce, disponibile e generosa. Quello che è successo ne è la dimostrazione".

Da sette anni la dottoressa aveva un ambulatorio privato dove assisteva gratis le donne straniere.

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