Cronache

Lo rapiscono e lo seviziano per ore: la ferocia della gang dominicana

I criminali erano certi che il loro obiettivo avesse riportato della droga dal suo viaggio a Santo Domingo, e per tale ragione lo hanno sequestrato, legato e torturato per ore, decisi a farsi consegnare gli stupefacenti

Lo rapiscono e lo seviziano per ore: la ferocia della gang dominicana

È di queste ultime ore la notizia di un crudele fatto di sangue ancora una volta legato all’oscuro mondo della droga. Un uomo, originario di Santo Domingo, è infatti stato sequestrato da tre suoi connazionali e poi torturato per lunghe, interminabili, ore (guarda il video).

Il fatto risale allo scorso mese di ottobre (tra il 26 ed il 27). La vittima, di ritorno in Italia con la compagna dopo un viaggio nel proprio paese, ha trovato gli aguzzini ad attenderlo nella sua casa di Santa Croce sull’Arno (Pisa). Gli uomini erano convinti che lui portasse con sé della droga, e si sono mostrati fin da subito determinati ad ottenerla con qualunque mezzo. Dopo avergli assestato un colpo alla testa con un martello, lo hanno minacciato di morte per farsi consegnare gli stupefacenti.

Inutilmente l’uomo ha continuato a negare di essere in possesso di ciò che gli veniva richiesto. Dopo aver puntato un coltello alla gola della sua compagna, i connazionali si sono appropriati di un orologio, un tablet, vari oggetti di valore, documenti e ben 3500 euro in contanti.

Un bel bottino, ma non sufficiente. Ancora convinti di poter ottenere la droga, i malviventi hanno pestato a sangue la vittima per poi legarla e caricarla sulla loro auto. Il viaggio si è concluso a Parma, per la precisione in un appartamento in via Zilioli nella frazione di Vicofertile, dove i carnefici hanno messo in atto i loro più brutali metodi di persuasione.

Legato ad un termosifone, il dominicano è stato barbaramente picchiato, ferito con dei coltelli, e minacciato di mutilazione. In quei momenti infernali, il gruppo ha addirittura cercato di dar fuoco alle sue mani, costringendolo a metterle sopra dei fornelli accesi.

Gli uomini della squadra mobile, che successivamente hanno effettuato un sopralluogo nella casa delle torture, riferiscono di aver trovato tracce di sangue ovunque. Nonostante la debolezza ed il dolore per le ferite, la vittima è in qualche modo riuscita a fuggire da una finestra ed a chiedere aiuto.

Da qui l’avvio delle indagini, portate avanti dagli agenti della polizia di Parma e dalla procura distrettuale antimafia di Firenze. A finire in manette Wilmer Mayobanex Gomez Gomez, 27 anni, Cesar Augusto Quiroz Bido, 28 anni, e Sergio Yordani Vasquez Cruz, 29 anni.

Il gip ha convalidato il fermo di tutti e tre i soggetti, accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina e lesioni aggravate.

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