Cronache

Droga in pieno centro, blitz contro pusher africani ad Agrigento

Ad Agrigento il blitz "Piazza Pulita" vede l'impiego di cento carabinieri: sgominate bande di gambiani e nigeriani dopo le denunce della comunità senegalese

Droga in pieno centro, blitz contro pusher africani ad Agrigento

(Da Agrigento) Ancora il centro storico di Agrigento, ancora quei vicoletti a cavallo tra piazza Ravanusella e la centrale via Atenea, zone oramai trasformate in vere e proprie centrali dello spaccio.

Il blitz dei Carabinieri di questa mattina non a caso viene nominato “Piazza Pulita”: ad essere setacciato è buona parte del nucleo antico della città siciliana, con l’impiego di almeno cento militari dell’arma ed un elicottero che sveglia Agrigento sorvolando la zona già dalle prime luci dell’alba.

L’operazione ha come obiettivo lo smantellamento di una rete di spacciatori provenienti dal Gambia e dalla Nigeria, che oramai da mesi vendono le sostanze stupefacenti alla luce del sole nelle viuzze strette e caratteristiche del centro storico.

Un movimento di pusher di origine africana, segnalato in primis dalla comunità senegalese presente ad Agrigento: proprio lo scorso 17 marzo in un videoreportage de IlGiornale.it, viene riportato il disagio dei cittadini provenienti dal Senegal dinnanzi al protrarsi del degrado e del via vai di spacciatori nel quartiere in cui questa comunità vive oramai da trent’anni.

“Abbiamo qui le nostre famiglie – ripetono in quell’occasione in coro molti senegalesi – Noi qui lavoriamo, l’immigrazione illegale va frenata e vanno arrestati i responsabili”. Grazie anche alle denunce dei residenti di origine senegalese, i Carabinieri riescono a mettere in piedi un vasto giro di perlustrazioni quotidiane in grado di svelare i connotati delle organizzazioni criminali in questione.

Come detto, gli arrestati sono gambiani e nigeriani: una decina di loro adesso devono rispondere di spaccio e di altri reati. Alcuni di loro infatti, usano violenza contro giovani clienti che non possono pagare subito tirando contro bottiglie di vetro. Già da alcune settimane all’interno del centro storico di Agrigento si contano episodi di violenza con feriti soccorsi a seguito di litigi culminati a volte con accoltellamenti.

Un allarme che, sempre nello scorso mese di marzo, costringe il prefetto di Agrigento Dario Caputo a convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza: è in quell’occasione che si decide per il pugno duro, che porta al blitz odierno. La riunione tenuta alla Prefettura, mette in luce anche una preoccupante escalation tra la comunità senegalese e quella gambiana, con quest’ultima che attacca gli altri africani rei di aver denunciato lo spaccio alle forze dell’ordine.

Il blitz mette in evidenza anche una grave piaga sociale: giovani e giovanissimi agrigentini sono tra i più assidui clienti dei pusher gambiani e nigeriani, molti di loro acquistano la loro dose prima di recarsi a scuola. Ad essere venduta non solo erba e marijuana, ma anche hashish ed eroina.

Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha commentato così la notizia: "Fermato dai carabinieri di Agrigento un gruppo di spacciatori senegalesi e gambiani: vendevano droga nel centro storico, anche a minorenni. A un senegalese era già stato negato l’asilo ma ha fatto ricorso. Per gli altri quattro, in possesso di permesso umanitario, grazie al Decreto Sicurezza lavoriamo per revocare lo status e rimpatriarli. Grazie a magistratura e Forze dell’Ordine.

In Italia non c’è spazio per criminali, balordi e clandestini".

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