Cronache

"Ho vinto due Gratta e vinci milionari, ma è stata solo fortuna"

Aveva destato sospetti il doppio colpo di un piastrellista di origini brasiliane, a cui addirittura era stato sequestrato il conto corrente. Non c’era frode

"Ho vinto due Gratta e vinci milionari, ma è stata solo fortuna"

Su segnalazione di Bankitalia era finito nell’occhio del ciclone: prima i controlli della guardia di finanza, poi il sequestro del conto corrente. Aveva destato sospetti il doppio colpo milionario al Gratta e vinci da parte di Ricardo T. G., un piastrellista di origini brasiliane, che ha sbancato la lotteria. Il 4 febbraio aveva acquistato un biglietto a Modena, vincendo un milione di euro, successivamente, il 24 febbraio a Garda, ha centrato una nuova combinazione dal valore addirittura doppio. In totale, tasse escluse, l’operaio si è messo in tasca la cifra netta di 2 milioni 400mila euro, ma Bankitalia ha cominciato ad avere sospetti, tanto da far aprire un’indagine, alla fine archiviata dal giudice, nei confronti dell’uomo che abita con moglie e figlia a Monzambano, in provincia di Mantova.

“Lo dicevo che non avevo barato – ha dichiarato il piastrellista al Corriere della Sera - e che tutti quei soldi li avevo vinti regolarmente. Sbancare due volte al Gratta e vinci in così poco tempo sembra impossibile, lo so, non ci credevo neppure io. Ma il mio è stato davvero un doppio colpo di fortuna, non sono un imbroglione”. Ricardo ha vissuto un incubo. Non solo considerato disonesto, ma addirittura impossibilitato a utilizzare il proprio bancomat. “Da un giorno all’altro – ha spiegato –io e mia moglie non potevamo più fare la spesa al supermercato”. Un brutto momento per l’operaio brasiliano, riabilitato dal pubblico ministero poiché non sarebbero emersi illeciti e, quindi, non c’è stata frode.

Ora, con la rimozione dei sigilli alla vincita e la riattivazione del conto corrente, ricomincia una nuova vita per Ricardo, da milionario, anche se il piastrellista ha assicurato che non cambierà abitudini.“Continuerò ad andare in cantiere a rivestire muri e pavimenti – ha affermato – perché ho alcuni lavori da portare a termine”. Sulla vincita le idee sono chiare: “Avevo già disposto il trasferimento di 800mila euro alla mia famiglia in Brasile – ha continuato – ma poi mi hanno sequestrato tutto”. Sulla sua testa pendeva l’accusa di riciclaggio. Gli inquirenti temevano che ci fosse una talpa di Lottomatica, che informava il piastrellista sui biglietti vincenti attraverso le tabaccherie compiacenti, ma tutto ciò non era vero. Era semplicemente fortuna, che ha baciato per ben due volte l’operaio brasiliano.

“Da quando sono in Italia ho l'abitudine di acquistare interi pacchetti di Gratta e vinci – ha concluso Ricardo – e continuerò a farlo”.

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