Cronache

«E io vi racconto perché Office è diventato (quasi) gratis»

«E io vi racconto perché Office è diventato (quasi) gratis»

Se è vero che le rivoluzioni si fanno cambiando completamente prospettiva, allora per Microsoft è davvero l'inizio di una nuova era. D'altro canto il Ceo Satya Nadella l'aveva preannunciato: siamo nell'era del consumatore e dunque è lui a fare le regole del gioco e del business. Così Vieri Chiti, che a Microsoft Italia è a capo della Divisione Office, spiega la grande novità che ha coinvolto il software più conosciuto al mondo nel campo della produttività. Ovvero che ora è gratis per i dispositivi mobili iOs e Android e per i tablet Apple. In attesa entro marzo di diventarlo anche per tutte le altre tavolette. «È un nuovo concetto che impone il mercato, quello di offrire i software in versione freemium, cioè con alcune funzionalità gratuite per tutti, che poi sono quelle che interessano l''85 per cento degli utenti. Si può insomma scrivere, correggere, elaborare i documenti e condividerli con altri, anche via cloud grazie all'integrazione con Dropbox, nonché allo spazio illimitato che ora offre One Drive. Insomma, appunto, un sforzo rivoluzionario».

Per farlo Microsoft ha ridisegnato la app in modo che si applichino perfettamente a smartphone a tablet, «ed è chiaro che questa è un'operazione che va nella direzione voluta da Nadella. Cloud first , mobile first : in pratica le migliori soluzioni possibili per chi lavora con smartphone e tablet». E dunque: follia? Visione? Come spiegare un cambio così epocale per una compagnia che ha fatto dei software il suo business primario? Racconta Chiti: «Diciamolo chiaramente: questa è un progetto a media-lunga scadenza. Micorsoft non ci guadagna di certo, anche se sarebbe stato facile rastrellare milioni di dollari mettendo le app in vendita, chessò, a un 1 euro e 99. Ma di sicuro non ci perdiamo nulla: si tratta di liberare servizi indipendentemente dalla piattaforma, visto che la offriamo alla concorrenza e integriamo le loro applicazioni. Per Microsoft è sempre stato filosoficamente sbagliato creare legami rigidi. E non è neppure una mossa contro la pirateria e i servizi gratuiti: Open Office esiste ad esempio da 20 anni. È proprio una concezione diversa: offriamo qualità gratuita sapendo che ne avremo un ritorno nel settore, quello business, che ormai è diventato quello che ci dà più frutti. E sa perché? Ci pensi: il dipendente di un'azienda è al tempo stesso un consumatore». Che può diventare leale cliente di un prodotto.

E di un'azienda come Microsoft.

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