Coronavirus

Ecco quando si tornerà a viaggiare: le ipotesi degli esperti

Sebbene ad oggi sia impossibile prevedere con esattezza quando torneremo a viaggiare, per una ripresa degli spostamenti in aereo potrebbero essere necessari mesi: inoltre, nel paese di destinazione, potremmo dover rispettare il protocollo di quarantena. Più facile che a luglio si vada in spiaggia in Italia

Ecco quando si tornerà a viaggiare: le ipotesi degli esperti

Non è ancora iniziata la "fase due" che già si pensa a viaggiare, o quantomeno, ci si interroga sul quando, come e dove, soprattutto per pensare positivo e idealizzare il ritorno ad una vita normale.

Luglio al mare (in Italia)

Risposte certe, in tal senso, ad oggi non ne esistono: quello che ci riserva il futuro alle voci vacanze, turismo, viaggi, è indecifrabile. Di sicuro, se si prenota meglio farlo assicurandosi della possibilità di una cancellazione gratuita. L'unica cosa al momento ipotizzabile è che a luglio andremo in spiaggia, probabilmente in Italia, più facilmente nella nostra regione, stando attenti a rispettare le distanze.

Tutte le ipotesi

Sebbene alcuni paesi europei si stiano preparando a riaprire, la Commissione Ue ha invitato gli Stati membri di Schengen e quelli associati a prorogare le restrizioni dei viaggi non essenziali in Europa fino al 15 maggio perché l’esperienza di altri paesi più colpiti dalla pandemia dimostra che le misure anti-contagio richiedono più di 30 giorni per essere efficaci.

Al momento, il governo italiano non ha annunciato una data a partire dalla quale si potrà ricominciare a viaggiare normalmente, né le modalità con cui lo faremo. Fino a questo momento, le prenotazioni per l’estate all’interno del territorio europeo sono ferme con gli esperti che prevedono una ripresa graduale dei viaggi all’estero a partire da novembre-dicembre ed boom di partenze da gennaio 2021, come si legge su Money. Ciò non vuol dire che non potremo partire per l’estero fino all'anno prossimo, soltanto che per adesso non ci sono direttive al riguardo. Alcuni esperti ritengono che la fase due in Italia durerà alcuni mesi ed in estate non si potrà tornare alla piena normalità, il rischio di una seconda ondata di contagi è sempre dietro l’angolo.

Aereo, quando ci rivedremo?

Volare, comunque, sarà molto più complicato che andare in spiaggia: se mai torneremo a prendere un aereo d'estate, come si legge sul Messaggero, affronteremo la "lentezza" dell'aeroporto, dai controlli di sicurezza alle procedure d'imbarco. E sugli aerei? Nelle file con tre sedili c’è l'ipotesi di mantenere vuoto il posto centrale. Alcune compagnie aeree, tra cui Emirates, sono già avanti: hanno svolto dei test sierologici rapidi per verificare se vi fossero passeggeri positivi a Covid-19.

Quarantena forzata

Facciamo finta di essere sull'aereo, pronti al decollo: una volta arrivati a destinazione, potremmo rimanere chiusi nella struttura scelta per 15 giorni rispettando il protocollo di quarantena imposto dal Paese che ci ospita dal momento che, dal Portogallo alla Thailandia, sono tantissime le nazioni che hanno chiuso i confini. Qualora li riaprissero, parzialmente, varrebbe la pena di partire a queste condizioni?

La scommessa di Ryanair

Michael O’Leary, numero uno di Ryanair, è convinto che ciò che si sta perdendo quest’anno sarà recuperato nel 2021: dopo lo stop ai viaggi tutti saranno desiderosi di partire. Alcune grandi operatori stanno offrendo sia il rimborso per chi aveva già prenotato ma anche, in alternativa, un voucher che consentirà una vacanza a prezzi molto convenienti per il dopo Coronavirus.

Il desiderio di partire e viaggiare è tale che la maggior parte della gente sta scegliendo la seconda opzione.

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