Emergenza morbillo: "Ogni mille malati in Italia c’è un morto"

Emergenza morbillo: "Ogni mille malati in Italia c’è un morto"

Quattro decessi: due persone di 38 e 41 anni non vaccinate e colpite da una grave insufficienza respiratoria; una ragazza di 25 anni uccisa da una polmonite e un bimbo di soli 10 mesi, che a causa della tenera età non poteva essere vaccinato: il morbillo continua preoccupare non solo gli esperti ma ora anche la popolazione visto che cresce il numero dei contagi soprattutto tra gli adulti. L’Istituto Superiore di Sanità stima 400 ammalati (con un età media di 25 anni) solo nei primi mesi del 2018 e quattro morti. Preoccupante la situazione in Sicilia. A Catania, dove la copertura vaccinale per i bambini è solo dell'85 per cento, il numero di contagiati rilevato è di oltre 200, cioè più del 50 per cento del totale nazionale. «In Sicilia – rassicura però il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi - non c’è una emergenza morbillo, ma un problema acuto, che può presentarsi in qualsiasi regione del nostro Paese». Per motivi che risalgono a 40 anni fa. «Oggi abbiamo decine di migliaia di adulti che non sono immuni – aggiunge Ricciardi - o perché non hanno avuto la malattia o perché non sono stati protetti con le vaccinazioni». Il nostro Paese, però, vanta un triste primato. «Normalmente, ogni tremila casi di morbillo c’è un morto – aggiunge Ricciardi - invece in Italia stiamo registrando addirittura un decesso ogni mille, che è un record mondiale dal punto di vista della casistica». Ma come mai siamo in questa situazione? Fabrizio Pregliasco, virologo, spiega che in Sicilia la copertura vaccinale non supera il 91% quindi è ancora bassa e lancia un appello: «Per scongiurare il dilagarsi del contagio bisogna allargare il raggio della vaccinazione agli ultra quarantenni che non si erano immunizzati da piccoli visto che la vaccinazione è stata introdotta nel 1976». Non tutti gli adulti devono correre all’Asl. «Sono le categorie che vengono a contatto con i piccoli quelli a rischio – aggiunge Pregliasco – come il personale sanitario, scolastico, e tutti coloro che entrano in contatto con una persona infetta, adulto o bambino. Inoltre la vaccinazione è consigliata a chi soffre di patologie croniche e condizioni che compromettono il sistema immunitario. Ovviamente chi ha fatto la malattia da bambino è immunizzato per la vita». Il morbillo resta una malattia molto contagiosa che provoca serie complicanze. Oltre il 40% degli italiani colpiti nel 2018 ne ha sviluppata una, come diarrea, polmonite (43 casi), insufficienza respiratoria (18), epatite (34) e stomatite (90).

E se L’Oms dichiara che in molti paesi il morbillo è stato debellato, l'Italia non è sicuramente tra questi, considerando che nell'Ue, nel 2017, per numero di contagi è stata seconda alla sola Romania, che ha registrato ben 23 decessi legati al morbillo.

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