Cronache

Esplosione in un laboratorio di cannabis light a Gubbio: due morti, tre feriti

È pesante il bilancio dell'esplosione del capannone di Gubbio, dove due persone hanno perso la vita e un altro è in gravissime condizioni

Esplosione in un laboratorio di cannabis light a Gubbio: due morti, tre feriti

Una violenta esplosione ha sventrato un laboratorio di cannabis light a Gubbio, in provincia di Perugia. Immediato l'intervento dei Vigili del fuoco, il cui obiettivo principale è stato quello di mettere in sicurezza le persone presenti in quel momento. Tre sono state estratte vive dalle macerie mentre per un quarto uomo, di 19 anni, i soccorsi sono stati inutili. Una persona risulta dispersa, sarebbe una donna che, però, al momento pare sia viva e in contatto con i soccorritori tramite lo smartphone. Poche ore dopo la donna, cinquant'anni, è stata estratta senza vita.

L'esplosione

Ancora non sono chiare le dinamiche di quella che in un primo momento sembrava essere un'esplosione in un'abitazione della cittadina. Stando a quanto è emerso, invece, l'esplosione si sarebbe verificata in un capannone nel quale si tratta la cannabis light per usi terapeutici. L'esplosione, però, avrebbe fatto crollare il solaio dell'abitazione sovrastante. Delle tre persone estratte vive dalle macerie del fabbricato, quella più grave è stata trasferita con l'eliambulanza all'ospedale di Cesena specializzato in ferite da ustione. Inizialmente trasportato presso l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, date le sue condizioni si è preferito un ulteriore trasferimento. L'uomo pare abbia ustioni su tutto il corpo e un trauma midollare. Gli altri due feriti, invece, si trovano ricoverati all'ospedale Branca di Gubbio con traumi da schiacciamento.

Le operazioni di ricerca

I 45 vigili del fuoco sono ancora all'opera per trovare la persona dispersa tra le macerie del capannone di Gubbio. Non è un lavoro facile data l'entità delle macerie. Per estrarre le tre persone i soccorritori hanno dovuto utilizzare moto-troncatrici e divaricatori idraulici per tagliare le parti in cemento armato e poi utilizzare i cuscini pneumatici per sollevare i detriti. Le operazioni sono state complicate ulteriormente da altre esplosioni che si sono verificate mentre i vigili del fuoco erano impegnati nelle operazioni di salvataggio. Un vigile del fuoco ha dovuto interrompere le operazioni a causa di un'intossicazione.

Le parole del presidente della Regione

"A nome mio e dell'intera comunità umbra esprimo la più sincera vicinanza ai lavoratori, e alle loro famiglie, coinvolti nell'esplosione avvenuta nell'Eugubino questo pomeriggio", ha dichiarato Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria. Un'altra tragedia sul lavoro che fa rumore in Italia a pochi giorni dal 1 maggio. Il presidente si è impegnata "ognuno per le proprie competenze e al di là della retorica, a fare quanto più possibile affinché non si perda la vita mentre si sta svolgendo il proprio lavoro".

A nome suo da parte di tutta la Regione è andato il cordoglio per la famiglia della vittima.

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