Cronache

Espulso dall'Italia, algerino torna ancora nel nostro Paese: fermato

Mohamed Cherif Chuhoumi, 27enne di nazionalità algerina, entrò illegalmente in Italia nel 2016 e per tale ragione ricevette un decreto di espulsione con tanto di divieto di ritorno per almeno 3 anni. Nella mattinata di sabato è stato individuato fra i 13 algerini sbarcati sulle coste sarde

Espulso dall'Italia, algerino torna ancora nel nostro Paese: fermato

Espulso dall'Italia nel 2016, decide di fare nuovamente ritorno nel nostro Paese mediante l'ennesimo barchino carico di immigrati clandestini.

Protagonista della vicenda un 27enne algerino, che già tre anni fa tentò di varcare i confini nazionali sbarcando sulle coste della Sardegna. Presentatosi come Mohamed Cherif Chuhoumi, il nordafricano fu espulso nel mese di agosto dello scorso 2016 (dopo solo un mese dal suo arrivo) dal prefetto di Cagliari, che non gli riconobbe alcuna valida ragione per rimanere sul territorio italiano.

Oltre al provvedimento di espulsione, Chuhoumi ricevette anche il divieto di fare ritorno in Italia nei successivi tre anni, ma ciò non gli ha affatto impedito di ritentare “l'impresa”.

Nella mattinata di sabato scorso, infatti, il 27enne si trovava a bordo di un natante carico di algerini avvistato intorno alle 9:40 dagli uomini della Stazione Navale della guardia di finanza di Cagliari. I militari, impegnati in un'operazione di pattugliamento del mare e di contrasto all'immigrazione clandestina, hanno intercettato il barchino (uno dei tanti provenienti dalle coste nordafricane) per poi scortarlo fino a terra.

A sbarcare al Porto Canale ben 13 soggetti di nazionalità algerina, che sono stati immediatamente identificati e sottoposti a foto segnalamento. È bastato poco perché gli agenti dell'ufficio stranieri della questura di Cagliari venissero a conoscenza dei precedenti del 27enne, il quale è stato subito fermato.

Arrestato per non avere ottemperato alle disposizioni del prefetto, Chuhoumi è stato processato per direttissima e sarà probabilmente espulso una seconda volta.

Per quanto riguarda i suoi compagni di viaggio, che hanno riferito di essere partiti da Sidi Salem, sono stati sottoposti a visita medica e trasferiti alla struttura d'accoglienza di Monastir.

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