Il Comune di Roma fa ricorso in ritardo e perde la causa coi vigili

L'Avvocatura del Campidoglio si è vista rigettare un doppio ricorso in Appello e in Cassazione dopo un ritardo di 5 giorni nel ricorrere contro la sentenza di primo grado

Il Comune di Roma fa ricorso in ritardo e perde la causa coi vigili

Il Comune di Roma ha perso diverse decine di migliaia di euro perché i tecnici dell'Avvocatura del Comune si sono ricordati di impugnare la sentenza di primo grado cinque giorni dopo il termine massimo di 30 giorni fissato dalla normativa.

Come spiega l'edizione romana di Repubblica, nel 2012 alcuni ispettori della polizia municipale di Roma fecero causa al Comune per poter passare dalla categoria C alla categoria D, sulla base della graduatoria del concorso a cui avevano partecipato. Il Campidoglio all'epoca si oppose, sostenendo che si trattava solamente di un aggiornamento professionale.

Dalla vicenda scaturì una causa legale, che in primo grado vide prevalere gli ispettori. Contro quella sentenza, del 2014, il Comune presentò ricorso in appello, ma lo fece con cinque giorni di ritardo. Da qui scaturì un ulteriore ricorso in appello: l'Avvocatura del Campidoglio contestava non solo la decisione del tribunale ma anche le modalità di notifica della sentenza ai suoi legali.

Il caso è arrivato fino alla Corte di Cassazione: i giudici del Palazzaccio, però, hanno giudicato inammissibile anche questo ricorso ed ora l'amministrazione capitolina dovrà sborsare

almeno 50mila euro fra spese processuali e rimborsi per i legali di circa 300 "pizzardoni". Una vicenda che, forse con un po' più di attenzione, avrebbe potuto essere risolta molto prima. E con meno spesa da parte di tutti.

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