Cronache

Fano, anziana derubata di oltre 130mila euro: incriminata la badante

In poco più di un anno, tra contanti ed uso diretto della carta-bancomat dell’anziana assistita, la 40enne avrebbe fatto fuori oltre 130mila euro

Fano, anziana derubata di oltre 130mila euro: incriminata la badante

È stata smascherata a Fano e poi incriminata dalla Procura di Pesaro per circonvenzione di incapaci e indebito utilizzo della carta bancomat. Si tratta di una badante fanese di 40 anni, accusata di aver letteralmente prosciugato i conti di una coppia di anziani che assisteva dal 2015.

La donna era stata assunta inizialmente solo per occuparsi di un uomo gravemente malato. In seguito sarebbe divenuta un importante sostegno anche per la moglie di quest’ultimo, affetta da disturbi psichici, che su di lei aveva iniziato a fare tanto affidamento.

Per i primi tempi tutto sembrava andar bene, fino al momento in cui la figlia della coppia non riceve un avviso da parte della banca presso la quale la madre 75enne aveva depositato i suoi risparmi: nel conto corrente non era rimasto più nulla.

Allarmata dalla situazione, la donna avrebbe sporto denuncia alla Guardia di Finanza, che si è attivata subito per comprendere che fine avesse fatto tutto quel denaro. Grazie alle indagini svolte, è stato possibile appurare che, nel giro di poco più di un anno (da marzo 2015 a giugno 2016), oltre 130mila euro sono stati letteralmente fagocitati da bonifici e prelevamenti fatti a favore della badante 40enne. Le Fiamme Gialle hanno inoltre scoperto che il denaro non veniva sottratto esclusivamente tramite contanti, ma anche col diretto utilizzo della carta-bancomat intestata all’anziana. Seguendo i pagamenti effettuati è stato poi semplice risalire ad una sala giochi di Fano, nella quale la badante avrebbe sperperato in pochissimo tempo tutti i risparmi di una vita della povera assistita: un’ulteriore conferma in tal senso, arriverebbe anche dalle immagini registrate dalle telecamere presenti nel medesimo ambiente.

Altra prova fondamentale è stata anche la fotocopia del documento d’identità della donna, necessaria nelle sale giochi quando per pagare si decide di utilizzare un bancomat anziché del denaro contante; inoltre la tessera del locale risulta intestata alla 75enne.

Oltre alle circa 800 euro di compenso mensile, la badante avrebbe quindi usufruito di oltre 130mila euro, arrivando anche a spendere tra i 1000 e 2000 euro in una sola volta.

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