Cronache

Fili di colla, spioncini oscurati e segni sui campanelli: così i ladri svaligiano le case durante le vacanze

Tanti i trucchi usati dai ladri per verificare se le case sono vuote e pronte per essere svaligiate. Dai fili di colla, alle fascette trasparenti sotto la soglia dei portoni. Ecco cosa sapere per evitare "visite" indesiderate

Fili di colla, spioncini oscurati e segni sui campanelli: così i ladri svaligiano le case durante le vacanze

In pieno periodo estivo, con parecchi italiani in ferie e lontani da casa, entrano in azione i soliti ladri d'appartamento, pronti ad approfittare della situazione per mettere le mani su denaro e oggetti di valore.

Le case non sono scelte a caso

La scelta dell'abitazione da depredare non è mai casuale. I criminali individuano la casa da colpire in base a tre caratteristiche fondamentali: lo stato di benessere del proprietario, le sue abitudini e, ovviamente, i suoi spostamenti. Non solo. I ladri prendono in considerazione anche la posizione in cui si trova l'appartamento, così come la presenza o assenza di sistemi d'allarme. A seconda del dispositivo di sicurezza presente in casa, i malviventi potrebbero decidere che il gioco non vale la candela e farsi indietro.

Insomma, c'è un vero e proprio studio prima di un furto, ecco perché è necessario prestare sempre la massima attenzione. I ladri hanno i loro metodi per capire se e come entrare in azione.

Dai fili di colla ai segni sui campanelli

Fra i vari metodi impiegati dai criminali per trovare una casa in cui entrare c'è quello dei fili di colla sui portoni. In cosa consiste? In pratica il ladro applica dei sottilissimi fili di colla, quasi impercettibili, sul portone. Il proprietario non se ne accorge e quando entra o esce di casa, li strappa via, senza rendersene conto. Se invece i fili rimangono al loro posto per un dato periodo di tempo, significa che nessuno ha più agito sulla porta, dunque c'è una buona probabilità che l'appartamento sia vuoto. E scatta il raid.

Altra tecnica è quella degli spioncini oscurati. I ladri sporcano gli spioncini delle porte blindate e aspettano per vedere se qualcuno, a distanza di giorni, interviene per pulirli. In questo caso sanno che la casa è abitata. In caso contrario, sanno di avere via libera.

C'è poi il trucco dei segni sui campanelli. I malviventi attaccano dei simboli, degli adesivi, oppure lasciano delle scritte, in prossimità del campanello della casa prescelta, così da indicare ai loro complici dove colpire.

Ma la lista è lunga. Nella Capitale, ad esempio, è frequente la tecnica della graffetta nella porta. Lo scopo è sempre lo stesso, quello di vedere se qualcuno è presente in casa. Il piccolo oggetto viene incastrato tra le due ante della porta d'ingresso, e se non viene rimosso, allora i ladri sanno di poter agire.

Viene fatto lo stesso anche con le fascette, e il sistema è ancora più subdolo, perché è molto difficile notarle. I malviventi posizionano delle linguette di plastica trasparente sotto la soglia del portone, e dopo qualche giorno passano a controllare se sono ancora al loro posto. In questo caso, entrano in azione.

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