Coronavirus

Altro che fascisti contro il Dpcm "Votiamo quei pezzi di m... rossi"

Il grido di dolore dei cittadini di Firenze: "Non siamo fascisti, ditelo, vi prego. Noi abbiamo votato la sinistra da sempre"

Altro che fascisti contro il Dpcm "Votiamo quei pezzi di m... rossi"

Non si placano le proteste degli italiani, stanchi e disperati dopo la lunga serie di imposizioni arrivate dal governo, che invece di ascoltare i cittadini pensa già ad un nuovo Dpcm con misure ancora più restrittive: all'interno della maggioranza in molti hanno cercato di screditare le manifestazioni, parlando solo di infiltrazioni da parte di gruppi fascisti e quant'altro, ma da Firenze, una delle roccaforti rosse, arriva la batosta. Le persone scese in strada per esprimere tutto il loro dissenso hanno infatti voluto mandare un forte segnale alla sinistra: "Di fascisti non c'è nessuno, avete capito? Abbiamo anche votato quei pezzi di m****". E ancora:"Non siamo fascisti, ditelo, vi prego. Noi abbiamo votato la sinistra da sempre". Queste solo alcune delle dichiarazioni rilasciate da una donna ai giornalisti presenti e contenute in un video pubblicato da "RadioSavana" sulla propria pagina Twitter.

A Firenze la situazione non si placa, così come in molte altre città italiane. L'ipotesi di un nuovo lockdown ha letteralmente gettato nel panico la polazione, preoccupata dal fatto che una nuova chiusura possa infliggere il colpo finale all'economia del Paese. La sera del 30 ottobre centinaia di persone si sono riunite per manifestare contro il governo ed i Dpcm, sfilando nel centro storico del capoluogo toscano. La situazione è degenerata quando alcuni partecipanti alla protesta hanno ingaggiato uno scontro con i rappresentanti delle forze dell'ordine, intervenuti in tenuta anti-sommossa. I manifestanti hanno lanciato alcuni oggetti, come bottiglie di vetro, bidoni e bombe carta, ma la risposta degli agenti non si è fatta attendere, con una carica all'altezza di via Calzaioli.

Un altro gruppo è stato bloccato in piazza Santa Maria Novella, mentre altre persone si sono dirette in piazza del Duomo. "Vogliamo lavorare, siamo alla fame", avrebbero urlato alcuni cittadini, come riportato da "Fanpage". Una volta raggiunta piazza del Duomo, alcune persone si sono sedute nei pressi del Battistero, ripetendo la parola:"Libertà!". In seguito agli scontri, diversi soggetti sono stati fermati dalle autorità. Fra loro anche un ragazzo fiorentino di 19 anni, che avrebbe guidato uno dei gruppi. Lui, così come altri giovani manifestanti, indossava una tuta rossa ed una maschera peculiari, entrambe tratte dalla serie tv "La casa di carta".

Intervenuto sull'argomento, Dario Nardella, sindaco di Firenze, aveva dichiarato a "L'aria che tira": "Le autorità stanno indagando perché i promotori sono volutamente anonimi. Nella grafica del volantino c'è un'onda nera con delle fiamme che avvolgono la città di Firenze. Le autorità ci dicono che dietro questa cosa ci sono probabilmente movimenti neofascisti". "Ieri abbiamo assistito a una vera e propria aggressione del centro storico da parte di una teppaglia indistinta di ultras, anarchici, qualche frangia di estrema destra, giovani in cerca di violenza e scontri", ha poi aggiunto nel corso di un'intervista concessa a "RaiNews24".

Una cosa è certa, la gente è stanca.

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