Cronache

Firenze, georgiano semina il panico, poi attacca gli agenti: fermato

Paura ieri sera a Firenze, dove un 25enne georgiano ha scatenato il caos, prendendosela contro alcune vetture in sosta e sfondando poi il portone di un palazzo. Immediato l’intervento degli agenti di polizia, che hanno dovuto fronteggiare la furia dello straniero

Firenze, georgiano semina il panico, poi attacca gli agenti: fermato

È finito in manette ieri sera a Firenze un cittadino straniero che ha dato letteralmente in escandescenze, seminando il panico in strada ed attaccando gli agenti di polizia intervenuti per fermarlo.

Si tratta di un 25enne georgiano che, in un palese stato di alterazione psico-fisica, ha scatenato il caos fra i passanti. L’uomo si è prima accantito contro un’autovettura lasciata in sosta, che è stata presa ripetutamente a calci, e poi contro uno scooter, finito a terra.

Non pago, l’extracomunitario ha in seguito preso di mira il portone di un palazzo, contro il quale si è scagliato fino a sfondarlo. Una volta raggiunto il corridoio d’ingresso, l’uomo si è messo a gridare come un pazzo, terrorizzando i condòmini.

Numerose le segnalazioni inoltrate alle forze dell’ordine, sopraggiunte in breve sul posto. Due agenti di polizia hanno rintracciato il georgiano all’altezza di via di Novoli intorno alle 19, ed hanno fatto il possibile per tranquillizzarlo. Ogni tentativo, tuttavia, è risultato inutile.

In preda ad un’inspiegabile furia, il 25enne ha aggredito i poliziotti, riuscendo a ferirli.

A questo punto è scattato l’arresto. Il pericoloso soggetto, condotto negli uffici della questura di Firenze, è stato identificato e trattenuto con le accuse di danneggiamento aggravato, violazione di domicilio ed oltraggio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Considerate le condizioni ancora alterate del 25enne, è stato poi necessario richiedere l’intervento dei sanitari del 118, che lo hanno sedato e trasportato al pronto soccorso.

Gli stessi poliziotti che si sono occupati del fermo hanno avuto necessità di ricorrere alle cure dell’ospedale.

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