Stanno sfilando in migliaia per le vie del centro di Firenze. Una manifestazione pacifica per ricordare Idy Diene, il 54enne senegalese ucciso lunedì scorso a colpi di pistola da Roberto Pirrone su ponte Vespucci. Organizzato dalla comunità senegalese in Toscana, il corteo è partito da piazza Santa Maria Novella e farà la tappa sul luogo dell'omicidio.
"Giustizia, giustizia", gridano in coro gli amici di Idy. "Era un uomo di pace, la città ti abbraccia" si legge su uno dei tanti cartelli che inneggiano alla pace. "No al razzismo, all'odio e alla violenza. Non vogliamo fare casino". Una manifestazione pacifica, antirazzista, così come avevano auspicato gli organizzatori.
Al corteo hanno aderito Arci, Anzi, Cgil e Potere al popolo. Tra i presenti anche il presidente della Toscana Enrico Rossi e l'assessore Vittorio Bugli. "Sono qui - ha dichiarato Bugli - per testimoniare la vicinanza mia e di tutta la regione alla comunità senegalese di Toscana. E per ribadire che va respinta ogni forma di violenza e di razzismo, come da sempre siamo impegnati a fare. Gli inquirenti stanno svolgendo il loro lavoro di accertamento e noi ne aspettiamo fiduciosi e rispettosi gli esiti. Tuttavia ci sono elementi che possono far pensare alla matrice razzista".
Il sindaco di Firenze
Tra i cartelli e gli striscioni esposti, alcuni hanno preso di mira il sindaco di Firenze Dario Nardella, contestato al suo arrivo e in occasione del presidio organizzato martedì sempre dalla comunità senegalese.
"Ho parlato con la famiglia di Idy - ha dichiarato il primo cittadino - e ha acconsentito a far svolgere una giornata funebre con una cerimonia funebre. Questo ci consente di programmare il lutto cittadino e in questo modo noi diamo un ulteriore segnale di sensibilità e vicinanza della nostra città".
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