Cronache

La furia del detenuto magrebino: manda 3 agenti in ospedale

Ignote le cause che hanno provocato la violenta reazione dell'africano. In preda alla furia, lo straniero ha strappato una radio di servizio per poi usarla come arma contro gli uomini in divisa, presi poi anche a pugni e testate

La furia del detenuto magrebino: manda 3 agenti in ospedale

Arriva dalla casa circondariale di Foggia la notizia dell'ennesimo caso di aggressione commesso da un detenuto straniero ai danni dei rappresentanti delle forze dell'ordine. Il fenomeno, che ormai interessa la stragrande maggioranza delle carceri italiane, è ormai dilagante, ed i sindacati di polizia penitenziaria invocano ancora una volta tempestivi provvedimenti.

Sono tre, stavolta, gli agenti finiti in ospedale dopo essere stati attaccati sabato sera da un carcerato magrebino. A riportare la vicenda Domenico Mastrulli, segretario generale nazionale Co.s.p. (Coordinamento sindacale penitenziario).

“Un detenuto, cittadino nordafricano, ristretto nel Nuovo Complesso del carcere di Foggia ha distrutto la cella e ogni bene dell’amministrazione e, non contento, ha aggredito e mandato tre poliziotti in ospedale”, riferisce Mastrulli, come riportato da “FoggiaToday”.

Una scena di una violenza inaudita, stando al racconto dei testimoni. Dopo aver strappato la radio di servizio di uno degli uomini in divisa, lo straniero si avventato contro di loro come una furia. Durante la colluttazione, un ispettore capo ha ricevuto una forte testata in pieno volto, mentre uno dei due assistenti capo coordinatori è stato colpito da un pugno che ha mandato in frantumi i suoi occhiali.

In seguito alla brutale aggressione, verificatasi intorno alle 22:30, i tre agenti sono stati soccorsi dai sanitari del 118, arrivati tempestivamente sul posto.

Caricati in ambulanza, sono stati trasferiti al pronto soccorso del complesso “Ospedali Riuniti”, dove il personale sanitario si è occupato di medicare le loro ferite, alcune delle quali giudicate gravi. L'ispettore, ferito alla testa, ha avuto necessità di ricevere alcuni punti di sutura, mentre un altro collega ha dovuto sottoporsi ad una Tac.

Ancora ignote le cause della feroce reazione del magrebino. Preoccupato per la costante situazione di pericolo in cui si trovano a lavorare gli agenti di polizia penitenziaria, Domenico Mastrulli invoca a gran voce provvedimenti. “Nonostante le numerose richieste, donne e uomini dei servizi operativi detentivi non hanno ancora ricevuto adeguata attenzione alle molte e forse anche troppe criticità che il sistema carcere ci consegna quotidianamente. Basti pensare che i feriti, ad oggi, nel corpo, sono oltre 3.500 e i suicidi sono 132”, dichiara il segretario Co.s.p., che chiede che gli agenti siano dotati del taser e denuncia la mancanza di personale. “La struttura, come innumerevoli volte denunciato dalla FS-COSP, mantiene una forza detentiva dei ristretti pari a 620/650 detenuti, contro una capienza tollerabile prevista al di sotto dei 340. La polizia penitenziaria conta 280 unità, compreso il distaccamento dei Servizi di Vigilanza, Traduzioni e Piantonamenti”, spiega.

In seguito alla vicenda, il detenuto nordafricano, finito dietro le sbarre per reati contro la persona ed il patrimonio, è stato segnalato all'autorità giudiziaria per danneggiamento ai beni dell’amministrazione ed aggressione ai danni dei tre agenti.

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