Cronache

Foggia, l'uomo che uccise il carabiniere Di Gennaro è accusato pure di spaccio

Si tratta di Giuseppe Papantuono, accusato dell'omicidio di Di Gennaro e del tentato omicidio di Casertano. Ora è anche accusato di spaccio di cocaina. Il fatto accadde in provincia, a Cagnano Varano

Foggia, l'uomo che uccise il carabiniere Di Gennaro è accusato pure di spaccio

Una nuova accusa pende su Giuseppe Papantuono, già imputato per l'omicidio del maresciallo Vincenzo Di Gennaro e del tentato omicidio nei confronti di Pasquale Casertano. Papantuono ora è anche accusato di spaccio di cocaina.

Giovedì scorso i carabinieri della compagnia di Vico del Gargano, un Comune in provincia di Foggia, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia, nei confronti di
Papantuono, 66enne pregiudicato di Cagnano Varano, sempre nel Foggiano.

Il provvedimento restrittivo è stato notificato presso il carcere di Foggia dove il 66enne è detenuto dal 13 aprile dello scorso anno, in attesa di giudizio, per l’omicidio volontario, commesso quello stesso giorno, del maresciallo maggiore dei carabinieri Vincenzo Carlo Di Gennaro e quello tentato nei confronti di Pasquale Casertano. Entrambi i militari erano in servizio presso la stazione dei carabinieri di Cagnano Varano.

La misura cautelare è il primo risultato di un'accurata indagine portata avanti tra il 15 dicembre del 2018 ed il 4 aprile del 2019 con l'ausilio delle intercettazioni da parte dei carabinieri del NORM della compagnia di Vico del Gargano, in collaborazione proprio con la stazione del maresciallo Di Gennaro sotto le direttive della procura della Repubblica di Foggia che aveva consentito di accertare e documentare l'attività di spaccio di cocaina dell'imputato.

Procura e militari dell'Arma sono riusciti a provare che Papantuono in quella stessa piazza dove il 13 aprile scorso avrebbe poi aperto il fuoco contro i due militari, rifornisse di cocaina a diversi tossicodipendenti del paese.

Ma cosa accadde il 13 aprile del 2019? Poco dopo le 10 di quella mattina, una gazzella dei carabinieri (con a bordo Di Gennaro e Casertano) era impegnata in un controllo stradale. Un normale lavoro di pattuglia, almeno così credevano Vincenzo Carlo Di Gennaro ed il suo collega. A pochi passi dalla piazza centrale di Cagnano Varano, i militari affiancarono l'auto di Papantuono invitandolo a fermarsi. I due militari, però, non riuscirono a fermare l'uomo che, di tutta risposta, aprì il fuoco a distanza piuttosto ravvicinata. I proiettili ruppero i vetri dell'auto dei carabinieri e raggiunsero il maresciallo di 45 anni. Inutile il tentativo del conducente di sottrarsi alla pioggia di fuoco. Inutile fu anche la corsa in ospedale. A rimanere ferito anche il collega seduto al suo fianco, Pasquale Casertano, 23enne, che riportò ferite al braccio e al fianco.

Il prossimo 30 gennaio avrà inizio il processo che vede alla sbarra Papantuono.

Nel dibattimento l'Arma dei carabinieri si è costituita parte civile.

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