Carabiniere ucciso

Dopo la foto in caserma, trasferito il militare che ha bendato l'americano Elder

Il militare che ha messo la benda a Elder sarà trasferito in un reparto non operativo. La Procura è pronta ad aprire un'inchiesta

Dopo la foto in caserma, trasferito il militare che ha bendato l'americano Elder

Il militare che ha messo la benda in caserma al giovane americano Finnegan Lee Elder sarà trasferito in un reparto non operativo. A farlo sapere sono proprio fonti dell'Arma. Il 19enne accusato di aver ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega - una volta arrivato in caserma - prima sarebbe stato ammanettato e poi bendato. Sarebbe stata scattata la foto e il tutto sarebbe durato 4 o 5 minuti. Il 19enne, poi, sarebbe subito stato spostato in un'altra stanza.

La foto - come spiega Stefano Vladovich su ilGiornale - è stata scattata venerdì 26 luglio, il giorno dopo l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, nell'ufficio del reparto investigativo dei carabinieri di via in Selci, a Roma. Immediatamente, è balzata agli onori di cronaca e ha fatto indignare tutti. Dagli Usa all'Italia. E ora i pm della Capitale sono in attesa di un'informativa in relazione alla foto per capire cosa sia successo esattamente in quegli istanti. Quando arriverà l'informativa a piazzale Clodio, la Procura aprirà un'inchiesta.

Visto il caos di queste ore, il procuratore generale di Roma, Giovanni Salvi, ha fatto diffondere una nota per chiarire che durante l'interrogatorio "gli indagati erano liberi nella persona, senza bende o manette. All'interrogatorio è stato presente un difensore ed é stato condotto da due magistrati, è stato registrato e ne è stato redatto verbale integrale. Gli indagati sono stati avvertiti dei loro diritti. Le informazioni fornite dalla Procura della Repubblica di Roma circa le modalità con le quali è stato condotto l'interrogatorio consentono di escludere ogni forma di costrizione in quella sede".

In una intervista al Corriere della Sera, quindi, il procuratore generale Salvi ha ribadito di aver "analizzato ogni fase degli interrogatori avvenuti venerdì scorso e posso escludere che ci sia stata alcuna forma di costrizione. L'inchiesta è regolare". E ancora: "All'interrogatorio c'erano i difensori e gli indagati sono arrivati senza bende o manette. I due non hanno detto nulla e i magistrati hanno registrato ogni fase e compilato il verbale". Per quanto riguarda il ragazzo fermato e fotografato il pg Salvi afferma che "abbiamo avviato un'inchiesta immediata per verificare ogni passaggio, a partire da chi ha deciso di mettere la benda, per finire con chi ha scattato la fotografia. Identificheremo tutti i carabinieri presenti in quella stanza per valutare il comportamento di ognuno. C'è chi ha deciso di bendare l'indagato, ma c'è anche chi non ha fatto nulla per impedirlo. E chi non ha poi denunciato l'accaduto. Ogni eventuale violazione delle regole sarà perseguita.

La legge vieta di ritrarre persone in stato di costrizione però in questo caso posso dire: meno male che abbiamo visto quell'immagine perché così ci consentirà di perseguire chi non ha fatto il proprio dovere violando le regole in maniera gravissima".

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