Frode negli incidenti: in manette un maggiore dei carabinieri

È finito in manette un maggiore dei Carabinieri che passava informazioni sugli incidenti violando così un meccanismo di frodi accertate in almeno cinque episodi

Frode negli incidenti: in manette un maggiore dei carabinieri

È stato arrestato a Torino un maggiore dei Carabinieri finito nei guai per aver passato informazioni riservate riguardo almeno cinque sinistri stradali

Luigi De Ciutiis, questo il nome del maggiore finito nei guai per aver passato informazioni di alcuni sinistri stradali avvenuti mentre era al servizio della Legione Piemonte. Insieme al carabiniere a finire in manette è finito anche Claudio Bartolotta, riferisce La Stampa, il dipendente di una gestione rischi in franchising che si occupava di assicurazioni e in particolare gestisce pratiche che riguardano il risarcimento di grossi incidenti stradali. Il pm Gianfranco Colace ha delegato alle perquisizioni di rito gli stessi carabinieri di Torino in cui De Ciutiis lavorava. Il gip ha disposto i domiciliari per il carabiniere e per il dipendente della gestione rischi per reati riferibili solo all'anno 2017.

Un meccanismo fraudolento che ha incastrato il maggiore che nel 2017 era in servizio nella Legione Piemonte sita in piazza Carlina mentre successivamente è stato spostato nle nucleo radiomobile in via Guido Reni. Il militare, attraverso le informazioni ottenute dal suo ruolo all'interno della Legione Piemonte, faceva chiamare i parenti delle vittime inizialmente come una semplice chiamata di condoglianze e successivamente il consiglio alle famiglie delle vittime di farsi assistere dall'agenzia di Bartolotta. Qui tutto normale (tranne per la fuga d'informazioni), spesso le agenzie agiscono in questa maniera se non fosse che i militari del nucleo investigativo di Torino sostengono che De Ciutiis abbia tratto benefici economici dall'agire dell'agenzia. Generalmente le gestione rischi mettono a disposizione dei clienti periti e professionisti del settore che successivamente vengono ripagati con il risarcimento del danno, traendo una percentuale dallo stesso.

Nonostante gli arresti - con custodia

domiciliare - si siano fermati a due persone, non si esclude che ci possano essere altri coinvolti e soprattutto si indaga per scoprire altri episodi simili a questo. Per ora gli eventi contestati sono stati quattro o cinque.

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